Politica
"Sono stanco, niente rimpasto ogni 4 mesi", così Crocetta risponde alle spaccature di partito
PALERMO, 2 SETTEMBRE 2014 – Dopo essersi detto amareggiato e deluso per non essere stato invitato al Vertice del suo partito, il governatore, Rosario Crocetta, dice la sua su quello che è l’argomento sul tappeto del vertice: un nuovo rimpasto. “Mi sono stancato. Non ho intenzione di fare un rimpasto ogni quattro mesi. E non ho intenzione di riaprire le nomine nella sanità. Chi vuole, si metta con me a governare altrimenti prendano le necessarie conseguenze. Io vado avanti”.
Sul tema il Presidente diffonde una nota pubblicata mezz’ora prima della chiusura del vertice, da essa si può estrapolare un decalogo di punti fondamentali per la composizione di un governo.
1 - I processi di discontinuità e novità avviati dall'attuale governo, a
partire dalla formazione, dal piano giovani, dalla lotta alla corruzione in
tutti i settori (formazione, sanità, territorio e ambiente, turismo, acqua e
rifiuti, beni culturali, infrastrutture etc), i processi di riforma e la
ricollocazione razionale delle risorse.
2 - I successi ottenuti nel campo della pianificazione risorse e
programmazione europea.
3 - Il grande lavoro di cambiamento all'interno della burocrazia in termini di
efficienza e trasparenza.
4 - L'attuale governo non è di tecnici ma di politici già concordati con i
partiti che non possono rimodulare continuamente le loro valutazioni.
5 - Che un governo stabile produce molto di più di un governo fragile ed
esposto ai continui cambi di assessori.[MORE]
6 - Che il tema principale del rapporto tra i partiti e il governo sono gli
indirizzi generali di governo e i processi di riforme da realizzare in
parlamento.
7 - L'attuale governo non è disponibile a bilanciare con compensazioni
gestionali le criticità con rappresentanze numeriche a singoli posti in
giunta.
8 - L'adesione al progetto originario, che ha dato origine alla candidatura
del presidente e la coerenza con quel progetto.
9 - Un piano con crono-programma associato, di riforme indispensabili da
realizzare, a partire da quella della burocrazia, di risparmi di spesa, la
lotta agli sprechi e la coerenza con gli indirizzi nazionali del governo Renzi
10 - Il rispetto del principio delle competenze e la condivisione delle
decisioni, l'autonomia del presidente senza la quale l'elezione diretta del
medesimo viene vanificata e viene meno di fronte ai cittadini, il principio di
responsabilità di chi compie gli atti.
Nella nota si legge ancora: “Mentre i siciliani chiedono di proseguire, intensificando l'azione intrapresa, nel dibattito politico emerge a tratti un tentativo di ritorno indietro su molti aspetti, persino, che il rimpasto di governo sia un tentativo di 'rimpastare' il presidente, che non è “impastabile”. Insomma sembra esserci da parte di Crocetta un tentativo di andare per la sua strada, iniziando a navigare per acque tranquille e non in continuo mutamento.
Michela Franzone