Politica
Sondaggio: gli italiani vogliono Renzi premier. Emma Bonino al Quirinale
FIRENZE, 08 MARZO 2013- Secondo un sondaggio realizzato dall'Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre il 28% degli italiani gradirebbe Matteo Renzi a capo del nuovo governo. La percentuale lievita tra gli elettori del centrosinistra e si attesta al 35%. In barba alle tanto osannate primarie che avevano designato Pierluigi Bersani a condurre la coalizione. Il sindaco di Firenze piace anche al 28% degli elettori del Movimento 5 Stelle, al 27% di quelli di centrodestra e al 26% dei sostenitori di Mario Monti.
Un gradimento diffuso che forse potrebbe risolvere l’impasse politico-istituzionale. Roberto Weber, presidente dell'Istituto demoscopico, ha dichiarato che il risultato del sondaggio deve essere interpretato alla stregua di "un orientamento potenziale a favore di Renzi, trasversale a tutti gli schieramenti".
Bersani premier raccoglie soltanto 14%, seguito con appena un punto di distacco (13%) da Beppe Grillo. Il 10% degli italiani vorrebbe ancora una volta Silvio Berlusconi alla guida del nuovo esecutivo, mentre il 7% propone il presidente della Bce Mario Draghi. A volere un nuovo mandato per Mario Monti è il 6% degli intervistati, mentre in fondo alla classifica i ministri Passera e Cancellieri, entrambi con il 3%.
Per il Quirinale. il secondo sondaggio di Swg, registra che il 14% degli italiani vorrebbe Emma Bonino, sarebbe la prima donna a diventare Presidente della Repubblica in Italia. A pari merito, con il 9% ciascuno, gli ex premier Romano Prodi, Mario Monti e Silvio Berlusconi, mentre a sorpresa l'8% degli intervistati conferirebbe l'incarico a Dario Fo. Il 7% auspica un secondo mandato di Giorgio Napolitano, mentre al 4% degli italiani non dispiacerebbe il ministro Cancellieri nei panni di Capo dello Stato. Il 2%, infine, vedrebbe bene Giuliano Amato. Tuttavia per il 38% degli intervistati i nomi proposti dal sondaggio non raccolgono alcun gradimento.
Tra le priorità del nuovo governo troviamo a pari merito la riduzione del numero dei parlamentari e le misure da adottare per la crescita economica (23%), riforma elettorale (19%), finanziamento pubblico ai partiti (18%) e disoccupazione (10%). Infine il 4% degli intervistati ha indicato l'abolizione delle Province e l'1% il potenziamento dei diritti civili. [MORE]
Davide Scaglione