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Somalia, anche far ridere può costare la vita

Somalia, 2 agosto 2012 - Abdi Marshaie riusciva spesso a strappare il sorriso agli ascoltatori radiofonici somali. Era un conduttore molto popolare nel suo Paese, dotato di grande senso dell'umorismo. Era quasi un comico, e nelle sue parodie non risparmiava nessuno. Neanche i micidiali combattenti integralisti islamici del Movimento di resistenza popolare. I quali di certo non avevano il senso dell'umorismo adeguato a quello di Abdi.

Così, in un paese sconvolto dalla guerriglia religiosa ( Mogadiscio, la capitale, è considerata una tra le città più pericolose del mondo). La sentenza di condanna del conduttore era probabilmente segnata da tempo. E infatti, ieri è stata puntualmente eseguita. All'uscita dagli studi della radio somala da cui trasmetteva, è stato raggiunto da due colpi mortali di arma da fuoco sparati da ignoti.[MORE] Ma in questo caso, il termine "ignoto" ha una connotazione molto relativa: anche senza rivendicazioni specifiche, la sua uccisione é ampiamente firmata da chi ha fatto dell'intolleranza la sua vera fede. 

Raffaele Basile