"La spir@le della conoscenza"
Solo questione di illusione ottica
ROMA, 20 DICEMBRE 2012 – Sono sempre più consuete le produzioni cinematografiche tridimensionali. Per vedere e godere al meglio degli effetti visivi di questi film e cartoon è però necessario indossare gli occhiali 3D. In molti si chiedono se questa tecnologia sia innocua o possa causare danni alla vista.[MORE]
La tecnica degli occhiali tridimensionali sfrutta una caratteristica naturale della nostra capacità visiva. I nostri occhi, infatti a causa della piccola distanza che li separa l’uno dall’altro, non vedono esattamente la stessa cosa, ma osservano l’oggetto da due punti leggermente diversi, anche se noi non ce ne accorgiamo. La combinazione che il cervello esegue di queste due immagini, un poco sfasate, ci da il senso di profondità dello spazio. Ed è proprio sfruttando questa percezione dello spazio che nascono i film 3D.
L’immagine proiettata sullo schermo è il risultato in due immagini sovrapposte. Un’immagine è “dedicata” all’occhio destro e una all’occhio sinistro. Gli occhiali 3D, quindi deviano all’occhio destro le immagini destinate all’occhio sinistro e, viceversa, quelle per l’occhio sinistro vengono deragliate al destro. Il cervello ricombina così le due immagini, assemblandole, come quando osserviamo un oggetto reale ad occhio nudo. Si verifica così la sensazione di profondità; se guardiamo il film senza occhiali, invece ne percepiamo solo un’immagine sfuocata. In tal senso, quindi la funzione svolta dagli occhiali 3D è totalmente differente né può essere in contrasto con quella svolta dai normali occhiali da vista per correggere disturbi visivi.
Magari in futuro si potranno creare e quindi vedere film di questo genere anche senza l’ausilio di questi particolari occhiali, attraverso l’evoluzione degli attuali schemi di proiezione, che saranno in grado di deviare e orientare le immagini direttamente a favore dell’occhio prescelto.
Rosangela Muscetta