Solidarietà a Don Biagio Amato e Fondazione Betania onlus
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CATANZARO, 12 FEBBRAIO 2014 - Dopo gli atti vandalici che si sono verificati all’interno del Centro cittadino per i Servizi sociali, la rapina a mano armata compiuta nei giorni scorsi a Fondazione Betania onlus non ci può e non ci deve lasciare in silenzio come cittadini, come non può e non deve lasciare indifferenti le istituzioni. Queste due vicende rappresentano un campanello d’allarme perché continuo e significano che gli equilibri umani, relazionali, sociali ed economici in questa città si stanno sgretolando.
Se non si sono già addirittura compromessi. Intanto voglio esprimere la mia più profonda solidarietà al presidente di Fondazione Betania don Biagio Amato che in questi ultimi anni ha duramente lottato nel momento in cui l’ente rischiava la paralisi, ai due dipendenti che minacciati con una pistola alla tempia sono stati vittima di una violenza psicologica senza precedenti e naturalmente a tutti i dipendenti della Fondazione che pur non attraversando un periodo felice economicamente stanno continuando con passione e professionalità a portare avanti il loro lavoro a fianco dei più deboli.
Quella che è stata colpita e violata così vigliaccamente e senza alcuna paura è una struttura che a Catanzaro ha ben 70 anni di storia vicino al dolore ed alla sofferenza dell’uomo, proprio come il Centro cittadino per i Servizi Sociali che dal 1976 va avanti, pur tra mille difficoltà, cercando, grazie ai suoi volontari, di dare sostegno e supporto ad anziani e persone disagiate. Ma questi due episodi hanno un solo ed unico comune denominatore. Oramai non ci si ferma più nemmeno di fronte alle sofferenza, i luoghi socialmente utili, una volta tempi sacri del rispetto anche da parte dei più malavitosi, non vengono più considerati di fronte alla necessità estrema ed alla disperazione di avere dei soldi in tasca. E allora. Non ho dubbi nel continuare a pensare che Catanzaro sia una città sostanzialmente sicura, in cui non c’è il rischio di attentati terroristici, né è presente un tasso di criminalità a livelli elevati.[MORE]
La natura malavitosa di questa città in fondo si conosce fin troppo bene. Ma qualcosa sta cambiando. Vuoi perché è caratterizzata da rapporti sociali spesso artificiosi ed in continua modificazione, vuoi per la presenza delle più disparate condizioni sociali che dividono ed etichettano i vari quartieri dal nord a sud della città, vuoi per le tante diversità etniche presenti sull’intero territorio, vuoi per la povertà estrema che interessa ormai molti nuclei familiari. Ma in questo contesto brevemente descritto penso che da parte di tutti i cittadini onesti si sviluppa una nuova rivendicazione: il diritto alla sicurezza, che rappresenta un elemento fondamentale sancito anche dall'articolo 2 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789, che lo inserisce tra i diritti naturali e inalienabili dell'uomo.
E' un bene primario di ogni società che possa chiamarsi civile. Allora forse è arrivato il momento, in questa città, che gli assessorati competenti in collaborazione con l’associazionismo preparato, predispongano un serio programma di sicurezza urbana che, a mio modesto avviso, non può essere realizzato solo tramite un progetto pur corposo di videosorveglianza ma anche attraverso una serie di interventi multidisciplinari mirati a cercare di prevenire e reprimere i fenomeni criminali garantendo così ai cittadini attenzione e vicinanza delle istituzioni rispetto ai loro problemi e bisogni essenziali, arricchendo anche l’ambiente “strada”, di presenze, di mediatori, di relazioni, di sguardi diversi da quelli istituzionali, promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini nel definire strategie e politiche che garantiscano la loro sicurezza nello spazio pubblico.
Nell’immediato sollecito gli amministratori locali, sempre attenti agli accadimenti cittadini, a manifestare la propria vicinanza con parole e gesti anche a coloro che quotidianamente svolgono il duro compito di dare sostegno a chi veramente ne ha bisogno certo che l’indifferenza sia sana portatrice di insensibilità.
Carmine Gallippi
Associazione politica “Impegno Comune - Catanzaro 1461”