Sochi 2014 - Liberata Vladimir Luxuria dopo protesta con bandiera "gay è ok"
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GENOVA, 17 FEBBRAIO 2014 - Vladimir Luxuria è libera dopo l’arresto avvenuto ieri sera a Sochi. L’ex parlamentare era finita in manette mentre protestava durante le Olimpiadi con una bandiera arcobaleno, simbolo della comunità gay, con la scritta “gay è ok”.
Una “protesta” pacifica, che in un paese omofobo come la Russia ha portato all’arresto della donna. La notizia dell’arresto di Vladimir Luxuria era stato resa nota da Imma Battaglia, presidente onorario del Gay Project, attraverso alcuni messaggi pubblicati su Facebook.
E’ stata proprio la Battaglia a contattare immediatamente il Ministro degli Esteri Emma Bonino con la richiesta di intervenire quanto prima per risolvere la delicata situazione.
Intorno alle ore 24 di questa notte un sms della stessa Luxuria "sono stata liberata e domani assisterò ai giochi” è stato pubblicato da Imma Battaglia su Facebook a conferma dell'avvenuta liberazione.
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Intanto la notizia dell’arresto aveva fatto il giro del web scatenando sui social network i commenti di milioni di utenti.
C’è stato chi era a favore della Luxuria, da sempre una bandiera per il mondo gay con tanto di #FreeLuxuria, ma anche chi ci è andato giù pesante con commenti choc razzisti ed omofobi.
Una cosa è certa Vladimir Luxuria è libera, ma resterà in Russia per assistere ai giochi olimpici e per completare un servizio sulla realtà omosessuale in Russia ai tempi di Putin.
Dalla Farnesina un funzionario ha rassicurato tutti così: "Vladimir Luxuria non ha subito intimidazioni né violenze da parte della polizia. Luxuria ci ha riferito telefonicamente di essere stata trattata cordialmente e di non aver subito violenze o intimidazioni da parte della polizia”.
Una terribile storia conclusasi nel migliore dei modi.
Emanuele Ambrosio