Cronaca

Soccorso comunitario senza precedenti a migliaia di migranti: la maggior parte verrà in Italia

PALERMO, 6 GIUGNO 2015 - L’ordine ricevuto da tutte le navi europee di lanciarsi nel salvataggio di migliaia di migranti alla deriva nel Mediterraneo su 14 barconi, costituisce un’operazione senza precedenti. Sono almeno 3000 i migranti in cui si imbattono da sabato le operazioni di soccorso da parte di navi della Marina britannica (in particolare la Hms Bulwark) e di altre Marine europee. La cifra di 3000 persone è data dall'Unhcr, Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati, mentre i barconi alla deriva, secondo il Times of Malta, sarebbero 15.[MORE]

Alle operazioni di soccorso partecipano anche le unità di Moas (Migrant Offshore Aid Station, l'Ong maltese fondata da Christopher e Regina Catrambone) e Medici Senza Frontiere, e proprio il Moas segnala che il coordinamento dei soccorsi tra navi italiane, tedesche e irlandesi ha salvato 2000 persone da 5 scafi. Di queste, 372 provenienti dall'Eritrea sono ora imbarcate sulla Phoenix e già dirette verso la Sicilia. In queste ore Nave "Vega" della Marina militare italiana ha tratto in salvo 316 immigrati. Intorno alle 18 il pattugliatore "Driade" era intervenuto a favore di un barcone con 560 persone, tra cui molti bimbi e donne, sette delle quali in gravidanza.

Tra gennaio e maggio l'Italia ha registrato circa 46.500 arrivi, registrando un incremento del 12% rispetto allo stesso periodo del 2014. Lo ribadisce lo stesso Unhcr. Le proiezioni per il 2015 riguardano circa 200.000 persone, contro il 170.000 dello scorso anno.
«È necessario - ha detto il Ministro della Difesa Fallon a bordo della Bulwark - che in tempi brevi altre navi da altre marine europee vengano qui ad aiutare. Dobbiamo condividere più informazioni di intelligence, capire chi è responsabile del traffico di esseri umani e come fanno i quattrini e quindi spazzare via le organizzazioni criminali coinvolte». Fallon ha poi messo in guardia che l'ondata migratoria potrebbe assumere una dimensione colossale «se l'Europa non si mette d'accordo e inizia ad affrontare il problema alla radice».

Intanto l'Isis ha rapito in Libia 86 migranti eritrei cristiani mentre erano in viaggio verso Tripoli. Lo sostiene la direttrice della ong svedese Eritrean Initiative on Refugee Meron Estefanos, che ha parlato con alcuni migranti che sono riusciti a fuggire.
I migranti si trovavano a bordo di un automezzo guidato da trafficanti di esseri umani quando sono stati fermati dai jihadisti. Tra gli 86 rapiti figurano anche 12 donne e bambini. Secondo quanto dichiarato da Estefanos, i migranti sono stati sottoposti ad un interrogatorio sul Corano per provare chi era musulmano e chi no. Chi non ha saputo rispendere alle domande dei miliziani dell'Isis è stato rapito.

 

Luna Isabella

(foto da infooggi)