Cronaca

SLC CGIL:Sciacallaggio ai danni del gruppo Phonemedia

Riceviamo e pubblichiamo
SLC CGIL NAZIONALE e dichiarazioni Carchidi su attività di sciacallaggio ai danni del gruppo Phonemedia
Continuano episodi di “passaggi” di commesse un tempo lavorate da call center del gruppo Phonemedia verso nuove realtà allestite ex novo attingendo, spesso, proprio fra i lavoratori di Phonemedia. Lavoratori ai quali viene proposto, quando va bene, un posto da socio cooperatore e, nella maggior parte dei casi, un contratto a progetto.[MORE]

Avevamo già denunciato manovre simili intorno alla commessa Seat. Oggi dobbiamo denunciare quanto starebbe accadendo ad Ivrea, dove nella sede di Agile (società commissariata finita, come Phonemedia, nell’orbita del gruppo Omega) si stanno effettuando colloqui per un call center che dovrebbe lavorare una commessa Fastweb precedentemente lavorata da personale Phonemedia.

Noi pensiamo che tutto questo debba finire. Donne e uomini che da mesi non percepiscono lo stipendio, che ad oggi ancora non ricevono l’indennità di Cassa Integrazione per una serie infinita di cavilli burocratici o di “dimenticanze”, non debbono subire anche l’affronto di vedersi riproporre quello che sino a non molto tempo fa era il proprio lavoro con condizioni contrattuali e diritti notevolmente ridotti.
E’ poi incredibile che nella sede di Agile avvengano questi colloqui. Ci chiediamo a quale titolo ciò avvenga e se i commissari ne siano a conoscenza.

Tutto questo non fa che dimostrare l’urgenza che il tavolo sulla crisi Omega presso Palazzo Chigi venga riconvocato al più presto perché l’urgenza Phonemedia è tutt’altro che terminata. Ancora nessun lavoratore percepisce un euro di Cassa Integrazione, nessuna commessa è tornata nel perimetro Phonemedia.
Il lavoro deve essere ridato ai lavoratori di Phonemedia in modo trasparente. Nessuno può pensare di approfittare della disperazione di migliaia di persone.

DICHIARAZIONI DANIELE CARCHIDI della SLC-CGIL Catanzaro

“Quanto denunciato dalla nostra segreteria nazionale è gravissimo – ha affermato Daniele Carchidi della SLC-CGIL di Catanzaro – e va nella direzione di quanto noi come SLC-CGIL Calabria denunciavamo già qualche tempo addietro”. “Siamo d’avanti a casi di mero sciacallaggio – prosegue Carchidi – aziende, che sorgono sulle macerie del gruppo Phonemedia, depredandone commesse, e si affidano all’attività lavorativa dei lavoratori appartenenti al gruppo, proponendo contratti deficitarii delle più basilari tutele sindacali”.

“Approfittando della situazione in cui versano queste lavoratrici e questi lavoratori – continua il rappresentante della CGIL - imprenditori senza scrupoli, come veri e propri predoni, arraffano l’attività lavorativa che un tempo apparteneva al gruppo Phonemedia utilizzando, o meglio sfruttando, i dipendenti stessi”. “La Presidenza del Consiglio non può più esimersi dal riaprire il tavolo di crisi sui call center che più volte come CGIL abbiamo sollecitato – ha affermato in conclusione Carchidi – la situazione in cui versano oltre 10 mila lavoratori del settore, tra Phonemedia, Teleperformance, Omnia Network, non può essere ancora ignorata da questo Governo irresponsabile.”