Cronaca
Sisma L'Aquila: lo Stato rivuole i soldi dei risarcimenti provvisionali
L'AQUILA, 28 MARZO 2015 - A pochi giorni dall'anniversario del terremoto del 6 aprile 2009 il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha inviato una lettera ai familiari delle vittime del sisma per chiedere la restituzione dei risarcimenti provvisionali disposti dal giudice dopo la condanna in primo grado dei sette membri della commissione Grandi Rischi, colpevoli di aver rassicurato la popolazione nella riunione svoltasi all’Aquila il 31 marzo 2009.[MORE]
Il 10 Novembre 2014 la Corte di Appello ha ribaltato la sentenza di primo grado assolvendo sei dei sette condannati e di conseguenza quei risarcimenti non sono più dovuti e vanno restituiti unitamente alle spese di giustizia e agli interessi legali maturati al 28 febbraio 2015.
«Dovremmo essere tutti più onesti nel prendere visione delle cose: mettendo in disparte ogni considerazione sul dolore e le sofferenze delle famiglie delle vittime, che attiene all'uomo Franco Gabrielli, come funzionario ho dalla mia una tempestività mai vista nell'applicazione della sentenza di primo grado senza aspettare la Cassazione: mi sembra ingiusto, perciò, che oggi si dica che dopo la sentenza di secondo grado avremmo dovuto attendere la Cassazione.» Con queste parole il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, commenta la vicenda della richiesta di restituzione dei risarcimenti provvisionali.
«Non abbiamo chiesto indietro 7,8 milioni (il totale delle somme disposte dal giudice Marco Billi), abbiamo richiesto indietro, e sono circa 2 milioni, le somme solo per le persone per le quali non sono state riconosciute in secondo grado le responsabilità dei condannati» sottolinea Gabrielli in riferimento al processo di appello che il 10 novembre 2014 ha assolto tutti i componenti della commissione Grandi rischi che, nella sentenza di primo grado, erano stati condannati per lesioni e omicidio colposo. Tutti assolti tranne uno: l'ex vice capo dipartimento Bernardo De Bernardinis la cui condanna però è stata ridotta da sei a due anni di reclusione per la morte di 13 persone.
Assolti dunque gli scienziati e condannato il rappresentante della Protezione Civile. «Vergogna, vergogna» gridavano i familiari delle vittime dopo la sentenza del 10 Novembre 2014, gli stessi familiari che oggi dovranno restituire allo stato i risarcimenti provvisionali a causa della sentenza della Corte di Appello che ha di fatto trovato in Bernardo De Bernardinis l'unico “capro espiatorio”, come lo definiscono le parti civili.
Franco Gabrielli infine dichiara: «terza questione, sono un funzionario dello Stato e devo rispettare le regole: come solerte sono stato nel primo grado, solerte devo esserlo nel secondo. Potevo essere accusato di poca sensibilità se fossi stato intempestivo nel primo grado e non nel secondo, ma con tutta la strumentalizzazione possibile, non è stato così»
Fonte foto:wikipedia
Chiara Innocenti