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L’AQUILA, 18 GENNAIO 2012 – Completamente nell’occhio del ciclone Giovanna Iurato, il prefetto de L’Aquila che, a poche ore dal suo insediamento, “scoppiava a ridere ricordando come si era falsamente commossa davanti alle macerie e ai bimbi rimasti orfani”.
È quanto dichiarato dai pm di Napoli in merito ad una telefonata intercettata, avvenuta il 28 Maggio 2010 avvenuta fra la Iurato e il prefetto Francesco Gratteri.[MORE]
I pm partenopei, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per la sicurezza che vede la stessa Iurato indagata per turbativa d’asta, raccontano l’accaduto nella richiesta di misure cautelari firmata dai pm della Dda Vincenzo D'Onofrio, Raffaello Falcone e Pierpaolo Filippelli e dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo.
"Commentando la sua prima giornata ufficiale nella città martoriata dal terremoto (definita sarcasticamente da Iurato 'una citta' inesistente, che non c'e"), scoppiava a ridere, ricordando come si era (falsamente) commossa davanti alle macerie e ai bambini rimasti orfani. Una risata non giustificabile dalle circostanze e dagli eventi tragici di quelle ore, che avrebbero imposto al rappresentante del Governo di assumere comportamenti ben diversi e non certo (a proposito di cinismo) legati alla predisposizioni di condotte e strumenti atti a prevenire e/o scongiurare indagini in corso".
Attualmente, un’ordinanza di interdizione dai pubblici uffici è stata firmata da Claudia Picciotti, gip di Napoli, nei confronti dei prefetti Nicola Izzo e Giovanna Iurato.
(fonte www.ansa.it)
(foto newsabruzzo.it)
Elisa Lepone