Cronaca

Sisma L'Aquila, il Comitato Casa Studente commenta la telefonata della Iurato: "Disprezzo e pena"

L’AQUILA, 19 GENNAIO 2013 – Sbigottimento, pena e disprezzo. Sono queste le reazioni dei parenti dei ragazzi morti nel crollo della Casa dello Studente de L’Aquila l’orrenda notte del terremoto all’intercettazione choc che ha registrato una telefonata fra l’ex prefetto Giovanna Maria Iurato e Francesco Gratteri.

"Se questi sono gli uomini dello Stato bisogna trovarne altri. Questi soggetti rappresentano solo fame di potere. Non sono rappresentanti delle istituzioni". È quanto dichiarato da Antonietta Centofanti, cittadina de L’Auila e rappresentante dei Familiari delle Vittime della Casa dello Studente. "Trovo che non ci siano parole per raccontare ciò che sta accadendo in questa città, quanta mancanza di pietà c'é".[MORE]

Poca pietà, poco rispetto e poca umanità, nei confronti degli otto studenti che persero la vita quella tragica notte ma, più in generale, nei confronti di tutte le 308 vittime cadute a causa del sisma, degli oltre 1600 feriti, delle loro famiglie e di tutti gli abitanti della città, che hanno visto accartocciarsi in pochi secondi le loro case, i loro palazzi storici e le loro intere esistenze, mentre quelle di alcuni dei loro cari si spegnavano per sempre.

Un disastro naturale immane, che ha duramente ferito la città e l’Italia intera e che ha sconvolto il resto del mondo. Eppure, sorprendentemente, in quei giorni di dolore c’era chi, nel bel mezzo dell’orrore, non riusciva a smettere di ridere.

(fonte www.ansa.it)
(foto ilcentro.gelocal.it)

Elisa Lepone