Siria: ucciso un leader dell'Isis nel corso di un blitz statunitense
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DAMASCO, 16 MAGGIO 2015 - Abu Sayyaf, uno dei leader dell'Isis e responsabile degli affari collegati al petrolio, è stato ucciso durante un conflitto a fuoco verificatosi nel corso di un raid statunitense avvenuto nell'area orientale della Siria. Umm Sayyaf, la moglie del capo dei jihadisti, è stata invece catturata e trasferita in Iraq per essere sottoposta ad un interrogatorio. [MORE]
A dare conferma definitiva della morte del membro di spicco dello Stato Islamico è stato Ash Carter, capo del Pentagono. Il blitz, autorizzato dal Presidente statunitense Barack Obama, si è verificato all'interno di un edificio residenziale ed ha portato alla morte di alcuni jihadisti e alla liberazione donna yazida tenuta prigioniera e ridotta in condizione di schiavitù da Abu Sayyaf e da sua moglie Umm. Carter ha spiegato che l'operazione delle forze speciali USA, nel corso della quale nessun soldato statunitense è rimasto ferito, "rappresenta un altro duro colpo all'Isis e la conferma che gli Stati Uniti non smetteranno mai di colpire i terroristi che minacciano i cittadini americani e i nostri alleati".
In base alle indiscrezioni rilasciate da alcune fonti militari e riportate dall'emittente all news statunitense Cnn, la missione sarebbe stata originariamente ordinata per l'obiettivo originario sarebbe dovuto essere l'arresto di Abu Sayyaf, che è però stato ucciso dopo aver opposto resistenza alle forze statunitensi.
(foto viralsurvival.com)
Elisa Lepone