Siria: tentativi di intrusione alle ambasciate di Francia e Usa. Tre i feriti
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Giornata di panico oggi a Damasco, dove sostenitori del presidente siriano Bashar al Assad, hanno tentato un’irruzione nelle ambasciate di Francia e Stati Uniti. La notizia arriva da fonti diplomatiche, che concordano a una sola voce riguardo la “lenta e insufficiente reazione” delle forze dell’ ordine locali. [MORE]
La situazione alla sede della diplomazia di Parigi risulta sicuramente più complicata; tre agenti, di cui due sicuramente francesi, sono rimasti feriti negli scontri, e i tentativi di assalto sono andati avanti per ore. Fonti del Dipartimento di Stato citate dalla Cnn, precisano invece che la sede americana non è stata violata; nessun ferito, solo qualche vetro rotto e una bandiera siriana issata in fretta e furia. Presa di mira anche l’ abitazione privata dell’ ambasciatore Usa.
Convocato dal Dipartimento di Stato americano, l’ incaricato di affari siriano a Washington, per chiedere ragione dell’ attacco; nell’ occhio del ciclone finisce anche la televisione pubblica di Damasco, accusata di aver incoraggiato le incursioni.
Il tutto avviene a meno di ventiquattro ore dalla convocazione straordinaria degli ambasciatori di Francia e Stati Uniti da parte del governo siriano; le diplomazie dei due stati occidentali, si dice, avrebbero irritato le autorità locali, prendendo parte ad un incontro ad Hama, una delle città ribelli, dove il primo luglio si era svolta un’imponente manifestazione per chiedere le dimissioni di Hassad.
Secondo quanto riportato dall’ agenzia di stampa Sana, l’ incontro era avvenuto senza le necessarie autorizzazioni, segno di una pesante ingerenza occidentale nelle questioni interne del Paese. Replica immediata degli Usa, che precisano come la visita fosse stata programmata da tempo, e accusano la Siria di aver organizzato le manifestazioni Usa tenutesi nel week end davanti l’ambasciata Usa.
Mentre si consuma la questione diplomatica, le organizzazioni per la difesa dei diritti umani riportano intanto le cifre aggiornate del bilancio delle proteste degli ultimi giorni; da marzo ad oggi, le forze di sicurezza di Assad avrebbero ucciso oltre 1300 civili e arrestato più di dodicimila manifestanti.
Simona Peluso