Estero
Siria, raid aereo israeliano su fabbrica di armi chimiche
MAYSAF (SIRIA), 7 SETTEMBRE - Un raid aereo israeliano avrebbe colpito nelle scorse ore un impianto per la messa a punto di armi chimiche a Maysaf, nella regione di Hama, in Siria. Fonti locali e libanesi hanno riferito di un’incursione aerea condotta da alcuni caccia (almeno quattro, stando alle prime ricostruzioni). Nessun commento invece da Gerusalemme, che al momento non conferma né smentisce l'operazione. [MORE]
Nell’attacco sarebbero morti due soldati governativi siriani, ma i dati sono ancora incompleti e servono conferme. Il raid avrebbe riguardato un sito noto come "Centro statale di studi e ricerche", istituzione che sarebbe impegnata nel programma bellico del regime e il cui compito principale sarebbe la realizzazione di gas. L’azione segue la denuncia dell’Onu sull’uso di sostanze tossiche da parte delle forze di Assad contro i gruppi dell’opposizione.
L’operazione, al tempo stesso, non sorprende. Israele in questi anni ha colpito dozzine di volte target, convogli e installazioni militari in Siria, in particolare materiale bellico destinato al movimento libanese pro-iraniano “Hezbollah", uno dei principali alleati di Damasco. Gli israeliani considerano infatti queste forniture una minaccia diretta alla loro sicurezza.
Il bombardamento coincide poi con una fase importante del conflitto civile in Siria. Le truppe governative sono riuscite a spezzare il lungo assedio alla città di Deir ez Zour, facendo breccia nello schieramento dello Stato Islamico. Un successo importante per Assad, sostenuto da russi e iraniani, ma soprattutto un rovescio duro per il Califfato.
Claudio Canzone
Fonte foto: blastingnews.com