Estero

Siria: Putin e le sue truppe sostengono Assad

ROMA, 10 SETTEMBRE 2015 – Se n’era già parlato nei giorni scorsi, ma adesso è arrivata anche la conferma ufficiale da parte di Mosca. Nella giornata di ieri sono state inviate, da parte della Russia, truppe a Latakia, al confine con la Turchia, contro «la minaccia terroristica che ha raggiunto una dimensione senza precedenti in Siria e nel vicino Iraq». Si tratta di un aereo-cargo e di due grosse navi Antonov-124 Condor, adibite al trasporto di carri armati e altre sofisticate apparecchiature militari. Alcune fonti affermano che sarebbero in arrivo altri aerei. Secondo molti, l’azione russa si spiega con la volontà da parte di Vladimir Putin sia di sostenere il regime di Bashar Assad, ma, soprattutto, e indipendentemente dall’esito della guerra, di conservare il porto di Tartarus, base della propria flotta nel Mediterraneo, e l’aeroporto di Latakia, assicurandosi in questo modo il controllo della costa alawita. L’obiettivo principale sarebbe infine quello di trasformare l’intera zona in una sorta di enclave russa nella parte orientale del Mediterraneo.

Dunque, lotta al terrorismo a parte, queste azioni provenienti da Mosca non fanno altro che dare un segnale all’intera comunità internazionale, mettendo in evidenza il fatto di come sia cambiata la strategia russa in Medio Oriente attraverso il rafforzamento della propria presenza in quei territori.

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Nel frattempo, il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha contattato il Segretario di Stato americano John Kerry al fine di sottolineare la necessità di avviare un’azione compatta contro il terrorismo da parte dell’intera comunità internazionale.

(Foto: ilgiornale.it)
 

Alessio Crapanzano