Cronaca

Siria: primo giorno di Ramadan con un bilancio di circa 130 morti

Primo agosto, primo giorno di Ramadan  www.sufi.it/Islam/ramadan.htm. Per i musulmani è iniziato all'alba il mese di digiuno che, insieme alla professione di fede, alla preghiera, all'elemosina e al pellegrinaggio, costituisce uno dei fondamenti delle prescrizioni dell'islam. Non è un caso che l'esercito siriano abbia fatto di tutto per conquistare la città dei ribelli Hama il più in fretta possibile, puntando armi, lanciando bombe, irrompendo con i carrarmati tra i civili. Inoltre secondo il Corano, durante il Ramadan non si dovrebbe litigare di conseguenza quindi neanche fare la guerra, pur "santa" che sia. [MORE]

Si tratta di un mese di purificazione, ricco di grazie, e durante il quale, in una delle sue ultime notti dispari, detta Lailatu l-Qadr (notte del destino), le porte del cielo sono più dischiuse. 

Come è successo in altre regioni magrebine, anche la Siria sta combattendo una guerra contro il proprio popolo. Nonostante la censura di Damasco, le notizie e le testimonianze provenienti da Hama vengono diffuse su internet dai social network, Youtube in testa, dove appaioni filmati amatoriali girati in strada con cellulari e videocamere portatili. I morti, secondo le ultime notizie arrivate stamattina, sarebbero circa 130 mentre l'agenzia di stampa ufficiale, parla solo della morte di due militari in un incendio. Inoltre secondo una tattica tipica delle operazioni di repressione del regime, dall'alba sono state tagliate acqua ed elettricità nei quartieri centrali di Hama.

Il presidente degli Usa, Barack Obama, ha espresso "orrore" per le violenze e ha chiesto alla comunità internazionale di isolare il "presidente" Assad. Il ministro degli Esteri Franco Frattini e il governo tedesco hanno chiesto una "riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell'Onu".

Per approfondimenti sulle rivoluzioni in Magreb e sull'atteggiamento dei paesi occidentali vi segnalo un articolo interessante  www.linkontro.info/index.php

Roberta Lamaddalena