Estero
Siria: per il regime i ribelli costruiranno armi chimiche. Londra afferma: "Governo vuole usarle"
DAMASCO, 09 DICEMBRE 2012 - Una lettera inviata all'Onu dal regime di Assad, rivela che i ribelli siriani hanno preso possesso di una fabbrica chimica nella zona ad est di Aleppo. Qui vi sarebbero tonnellate di cloro che, secondo il Governo, potrebbero essere usate per produrre armi chimiche da utilizzare contro i civili.
La notizia è stata diffusa dal regime a seguito della dichiarazione di William Hague, Ministro degli Esteri britannico: «Il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno verificato l'esistenza di prove che dimostrano come il regime siriano si stia preparando ad usare le armi chimiche in suo possesso».
Le prove arrivano direttamente da fonti di intelligence e sarebbero state presentate agli USA ed al Regno Unito, i quali hanno avvertito il Governo siriano che, nel caso le armi chimiche venissero utilizzate, vi sarebbero gravi conseguenze. Hague ha specificato che Obama ha fatto sapere alla Siria che deve intendere le loro dichiarazioni come seri avvertimenti.[MORE]
Giorni fa il regime di Assad rendeva noto che in nessuna circostanza sarebbero state impiegate armi chimiche contro i ribelli ed i civili, ma cresce la preoccupazione della popolazione e dei Paesi Occidentali, i quali danno più credito alle parole di Obama e Hague rispetto a quelle del Governo siriano.
Mentre si discute, la guerriglia non si placa: dopo gli attacchi dei ribelli contro le autorità di Damasco, sono state chiuse tutte le strade che portano nella capitale e vi sono circa tredici posti di blocco alle porte della città. Intanto, proseguono le operazioni dei dissidenti per conquistare l'aeroporto internazionale, al fine di tagliare i rifornimenti alle truppe del Governo.
(In foto, alcuni ribelli siriani, da guardian.co.uk)
Alessia Malachiti