Estero
Siria, offensiva delle milizie qaediste su Aleppo. In Nigeria Boko Haram fa strage nelle moschee
SIRIA, 03 LUGLIO 2015. Un’alleanza di forze ribelli siriane a guida islamista ha lanciato oggi un’offensiva per conquistare Aleppo, ancora sotto il parziale controllo del governo di Bashar Al Assad. Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti Umani, centinaia di razzi sarebbero piovuti sui quartieri controllati dall’esercito lealista. Almeno nove i civili uccisi e più di settanta i feriti. Decine le vittime tra i soldati di Assad. [MORE]
Dal 2012 gli islamisti di Jubath al Nusra, affiliati ad Al Qaida, e i salafiti di Ahrar al Sham controllano la parte orientale di Aleppo, ormai ridotta dopo oltre 4 anni di guerra a un cumulo di macerie e avrebbero deciso di sferrare l’attacco finale alla seconda città del Paese e principale crocevia economico.
Un colpo durissimo per Assad, che in caso di sconfitta perderebbe altro territorio, limitandosi a quel punto a controllare la striscia di terra che da nord di Damasco raggiunge la costa mediterranea, ma anche per il cosiddetto Libero Esercito Siriano, sostenuto dagli occidentali, e ormai rilegato in una posizione di secondo piano tra le forze in campo nel conflitto.
L’Isis inizia la distruzione degli antichi tesori di Palmira. Nei combattimenti di oggi non sarebbero invece coinvolte le milizie dell’Isis. Ma i seguaci del califfato hanno continuano a far parlare di sè. In rete sono apparse alcune foto postate dall’isis, dove si vedono alcuni jihadisti mentre distruggono a colpi di mazza alcune statue antiche provenienti dal sito archeologico romano patrimonio dell’Unesco di Palmira. Finora le rovine della città siriana erano state risparmiate, seppure cadute sotto il territorio militarmente controllato dallo Stato islamico. Secondo alcune fonti le rovine romane sarebbero state minate dai jihadisti, ma ancora non fatte detonare.
Nigeria, Boko Haram attacca moschee: 150 morti. L’offensiva islamista ha raggiunto infine la Nigeria, dove una nuova ondata di attacchi di Boko Haram ha colpito i fedeli musumlami in preghiera nelle moschee, provocando quasi 150 morti. Il bilancio più pesante di vittime si è registrato nel villaggio di Kukawa dove mercoledì notte un gruppo di uomini armati ha ucciso 97 persone, compresi donne e bambini.
Secondo testimoni, oltre 50 miliziani hanno assaltato i villaggio attaccando in diverse moschee i fedeli musulmani impegnati nelle preghiere serali per la sospensione del digiuno di Ramadan. Una furia omicida che non ha risparmiato i bambini che partecipavano alle preghiere insieme ai padri e le donne, uccise nelle loro case mentre stavano preparando la cena. Con una dinamica simile, martedì, sono stati attaccati due villaggi nei pressi di Monguno e sono stati uccisi 48 uomini che avevano appena terminato le preghiere in moschea.
Boko Haram ha intensificato la sua campagna di violenza da quando il presidente Muhammadu Buhari è salito al potere il 29 maggio giurando di schiacciare la sanguinosa insurrezione dei terroristi che ha causato almeno 15mila vittime. Da allora, circa 400 persone sono state uccise in attacchi imputati agli estremisti che hanno giurato fedeltà allo Stato islamico.
Tiziano Rugi