Estero
Siria, Italia e Francia chiedono una linea più decisa per l'Ue
PAFOS (CIPRO), 7 SETTEMBRE 2012- Se la missione in Siria dovesse fallire, la stabilità in Medioriente risulterebbe significamente compromessa, e la sicurezza in Europa seriamente minacciata: non sembrano tranquilli il ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi, e il suo omologo francese Laurent Fabius, che secondo quanto riportato dall'Ansa, avrebbero chiesto all'Unione Europea di rafforzare il suo ruolo nella regione di Damasco, non solo per porre fine alla crisi, ma soprattutto per dare una mano nel processo di transizione post-Assad.
Nella lettera inviata al capo della diplomazia Ue Catherine Ashton, presentata al meeting informale sugli Esteri tuttora in corso a Cipro, i due ministri individuano quattro aree principali di intervento, dalla risposta alla crisi umanitaria, alla richiesta di indagine per la violazione dei diritti umani, passando per la ricostruzione dell'economia e delle istituzioni nella fase successiva alla fine della guerra civile.[MORE]
Sul fronte umanitario, intanto, è particolarmente importante coordinare da subito gli sforzi dei vari stati membri dell'Ue, per rispondere ai bisogni della Siria, ma anche a quelli dei Paesi confinanti, alle prese con un'emergenza rifugiati che diventa di ora in ora più grave.
Terzi e Fabius insistono inoltre sulla necessità di sostenere l'Onu nell'inchiesta sulla violazione dei diritti umani, invitando infine l'opposizione siriana a mostrarsi più "inclusiva e unita", per ottenere maggior riconoscimento dalla comunità internazionale, specie per la fase di ricostruzione, in cui l'Ue vorrebbe svolgere un ruolo di assistenza e aiuto, lasciando però ai locali la piena ownership.
Poche ore fa, intanto, nel sobborgo di Harasta, nove persone hanno perso la vita, uccise da proiettili sparati sui manifestanti in una marcia anti-governo; secondo le agenzie umanitarie, decine risulterebbero gli scomparsi nei quartieri della capitale, rastrellati in un raid dalle forze del regime.
(immagine da: www.ilmondo.it)
Simona Peluso