Estero
Siria, interrotti gli accordi Usa-Russia. Continuano le violenze ad Aleppo
WASHINGTON – 4 OTTOBRE. “Siamo molto preoccupati per la situazione politica in Siria”, la “pazienza con la Russia “è finita”. Lo ha affermato Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca, sottolineando la necessità di una transazione politica. I contatti bilaterali con la Russia sulla Siria sono quindi stati sospesi dal Dipartimento di Stato americano.[MORE]
Dopo gli ultimi sviluppi in Siria circa gli sforzi diplomatici, il presidente americano Barack Obama, valuterà la situazione e le conseguenze, senza escludere la possibilità di sanzioni contro la Russia.
“Chi ha scelto la pace si comporta in modo diverso da come ha fatto la Russia”, ha asserito il segretario di Stato John Kerry.
“Non è una decisione che abbiamo preso alla leggera. La Russia e il regime siriano hanno deciso di seguire la strada militare, non in linea con la fine delle ostilità, come dimostrato dagli attacchi nelle aree civili, mirando su infrastrutture essenziali come gli ospedali e prevenendo l'arrivo degli aiuti umanitari ai civili, incluso l'attacco del 19 settembre a un convoglio di aiuti umanitari”, ha affermato il Dipartimento di Stato.
La Russia, da Mosca, attraverso il portavoce del ministero degli Esteri, risponde affermando che Washington non avrebbe rispettato gli accordi stabiliti sulla questione siriana e, di fronte alle difficoltà, cerca di scaricare la colpa su altri.
Nel frattempo, ad Aleppo continuano i bombardamenti e le violenze e, proprio come afferma il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni alla Commissione Esteri di Camera e Senato “I bombardamenti sulla parte orientale di Aleppo sono indiscriminati e di una violenza senza precedenti. Stiamo parlando di una città delle dimensioni di Bologna, abitata da quasi 300.000 persone, nella quale si annidano o combattono 15-16.000 militanti ribelli. Così non si fa la guerra a loro ma si spiana una città”.
Chiara Fossati
immagine da www.lindro.it