Estero
Siria, i terroristi dettano le condizioni per il rilascio dei caschi blu
DAMASCO, 2 SETTEMBRE 2014 – Ancora prigionieri i 43 caschi blu delle isole Fiji, appartenenti alle forze di pace Undof, catturati dal fronte al-Nusra sulle alture del Golan. I jihadisti hanno oggi dettato le condizioni per il rilascio: secondo quanto ha rivelato l'esercito delle Fiji, i miliziani che combattono contro il regime di Bashar al-Assad chiedono in primis di essere cancellati dalla lista nera delle organizzazioni terroristiche stilata dall'ONU, oltre all'invio di aiuti umanitari verso una cittadina nei pressi di Damasco, e il risarcimento per tre miliziani feriti negli ultimi giorni.
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Il fronte iracheno
Sul fronte iracheno, la coalizione tra l'esercito di Baghdad, l'aviazione americana e i guerriglieri sciiti e curdi stanno riuscendo nell'intento di far arretrare i miliziani dell'IS: ripreso il controllo sulle città di Amerli e Suleiman Beg, nel nord del paese. I raid aerei hanno ucciso 11 miliziani jihadisti, mentre le forze peshmerga del Kurdistan iracheno hanno sventato un attentato al checkpoint nei pressi del distretto di Jalawla.
"Pulizia etnica sistematica e crimini di guerra", il resoconto di Amnesty International
Amnesty International ha stilato un resoconto della situazione attuale nel nord dell'Iraq, dove i miliziani dell'IS stanno attuando una “vera e propria pulizia etnica sistematica”, macchiandosi – e questa l'accusa di Amnesty – di “crimini di guerra, compresi omicidi di massa sommari e rapimenti”. Sulla questione Iraq interviene il ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini, appena nominata Alto Rappresentante della Politica Estera dell'Unione Europea: «la risposta all'IS può essere solo politica, non ne immagino un'altra. Ci sono la necessità di un governo inclusivo e la necessità di avere un quadro generale europeo per coordinare al meglio alcune azioni prese per contrastare il gruppo terrorista. Occorre però cercare di evitare la narrativa di uno scontro fra civiltà, poiché questo sarebbe nell'interesse dell'ISIS e non nel nostro».
Foto: repubblica.it
Dino Buonaiuto