Estero
Siria, attacco Usa contro base area. 59 missili lanciati, 4 morti
REGGIO CALABRIA, 7 APRILE 2017 - 59 missili Tomahawk sono stati lanciati contro la base siriana di Al Shayrat da due navi americane di stanza nel Mediterraneo orientale - la Uss Porter e la Uss Ross -. L'attacco ha colpito la base aerea da dove, secondo l'intelligence americana, sarebbero partiti i jet carichi di armi chimiche del presidente siriano Bashar al-Assad. [MORE]
"Dalle prime indicazioni emerge che è stato severamente danneggiato o distrutto un aereo nonchè infrastrutture ed equipaggiamenti di supporto", dichiara il Pentagono in una nota. L'azione militare, definita "proporzionata" rispetto all'uso di armi chimiche attribuito ad Assad, è scattata quando in Siria erano le 4.40 del mattino.
L'attacco ha provocato la morte di quattro soldati siriani e la distruzione della base aerea, notizia confermata anche dalle ong presenti sul luogo. Una fonte del Pentagono americano ha definito l'attacco sulla base aerea siriana come un evento "one-off", ossia una tantum, negando il rischio di una escalation militare nella zona. Di "aggressione contro uno Stato sovrano, in violazione del diritto internazionale e con un pretesto inventato", invece, ha parlato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riportando un pensiero del presidente Putin.
I raid missilistici lanciati dagli Stati Uniti sulla Siria sono nel "vitale interesse della sicurezza nazionale", ha detto il presidente americano, Donald Trump. "Questa notte chiedo a tutte le nazioni civilizzate di unirsi a noi per far cessare questo bagno di sangue e questi massacri in Siria e per porre fine al terrorismo di ogni tipo".
"Le forze russe sono state notificate in anticipo", ha dichiarato il capitano della marina americana Jeff Davis. "I pianificatori militari statunitensi - ha spiegato - hanno preso ogni precauzione per minimizzare i rischi per i russi o per personale siriano alla base".
Daniele Basili
immagine da hayat.ba