Siria, Israele ed Hezbollah, sale la tensione mentre il mondo prepara un futuro senza Assad
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DAMASCO, 9 MAGGIO 2013 – Cresce la tensione fra Siria e Israele. Il governo di Assad ha promesso di fornire agli Hezbollah armi potentissime che, utilizzate contro lo Stato di Israele, saranno in grado, stando a quanto affermato da Seyed Hassan Nasrallah, capo del movimento sciita del Libano, di "cambiare le regole del gioco".
La preoccupazione principale è che le armi in questione siano le tanto temute armi chimiche siriane e che un malaugurato impiego di queste possa portare allo scoppio di una devastante guerra chimica.[MORE]
Le grandi potenze mondiali sono consapevoli della rischiosa e complicata situazione siriana e lavorano incessantemente per cercare di arginare la crisi. Mentre si fa sempre più strada la convinzione che il solo futuro possibile per la Siria preveda l’allontanamento di Bashar al Assad, gli Stati Uniti si stanno organizzando per fornire nuovi aiuti e assistenza ai profughi in fuga dalla guerra civile.
''Sappiamo che il corso delle cose in Siria non è sostenibile - ha dichiarato il segretario di Stato statunitense, John Kerry - e se non ci sarà una leadership e un processo di conciliazione seguiranno solo bagni di sangue, distruzione, un peggioramento della crisi umanitaria con il rafforzamento degli estremisti e la possibilità che le armi chimiche cadano nelle mani sbagliate''.
(fonte ANSA; AGI)
(foto www.nndb.com)
Elisa Lepone