Siria, assalto alle ambasciate di Qatar, Emirati Arabi e Marocco

Giulia Cancedda
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 SIRIA, 16 NOVEMBRE 2011 – A Damasco oggi l’ ambasciata degli Emirati Arabi Uniti, del Marocco e quella del Qatar sono state prese di mira dalle forze sostenitrici del regime, a causa della decisione della Lega Araba di sospendere l’adesione della Siria dalla propria organizzazione. [MORE]

Gli attacchi di sabato scorso ad alcune ambasciate estere siriane, avevano suscitato preoccupazioni per l’Onu e la Lega Araba, la quale aveva intimato le autorità siriane di proteggere le sedi diplomatiche e di rispettare quindi gli obblighi internazionali a riguardo. Gli scontri e le violenze, da parte dei fedeli del presidente Bashar al-Assad, hanno fatto scattare la sospensione delle relazioni diplomatiche e la sanzione economica da parte dell’organismo pan-arabo. Preoccupazioni anche da parte della Francia, che ha deciso di ritirare il proprio ambasciatore Eric Chevalier dalla Siria, e di chiudere gli uffici consolari e gli istituti culturali francesi. Sarebbero circa 17 i civili rimasti uccisi durante le proteste di oggi, una giornata particolare in quanto 41esimo anniversario della salita al potere del padre di Bashar, Hafez. Secondo l’Onu i civili morti in otto mesi di repressione sarebbero 3.570, per il regime invece sarebbero intorno ai 700. La Lega Araba è determinata a porre fine al “bagno di sangue”, e ha dichiarato che servono misure urgenti per proteggere i civili in Siria, ma afferma di essere contraria a qualsiasi intervento esterno; questo è quello che è emerso durante il vertice che si è tenuto a Rabat. Intanto una decina di militari siriani, passati all’opposizione, hanno attaccato nella notte una base dell’intelligence dell’Aeronautica militare alle porte di Damasco, armati di mitragliatrici e missili. In otto mesi di rivolta contro il regime di al-Assad, questo è il primo sabotaggio contro un’importante sede militare.

Giulia Cancedda

(fonte foto: grr.rai.it)

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Scritto da Giulia Cancedda

Giornalista di InfoOggi

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