Estero

Siria, armi dalla Turchia "per uso sportivo", smentito però dalle dogane

 ISTANBUL, 18 DICEMBRE 2013 - Il ministro della difesa turca Ismet Yilmaz ha indirettamente ammesso che c'è stata un'assidua importazione di armi in Siria nel corso del 2013, parlando di un traffico di armi “per uso non militare”, ma destinato ad attività sportive. Il ministro si è però rifiutato di comunicare il nome del destinatario.

Yilmaz ha spiegato, durante l'Assemblea Generale del Parlamento, che le autorizzazioni per l'esportazione di armi da fuoco provenienti dalla Turchia vengono rilasciate dal ministero della difesa, e inizialmente ha negato di aver fornito autorizzazioni per l'esportazione di armi in Siria. Diversi documenti doganali, insieme a rapporti delle Nazioni Unite, smentiscono il ministro e riportano un'esportazione di almeno 47 tonnellate di armi dirette ai ribelli siriani. Nel solo mese di settembre, si registrano ben 29 tonnellate di equipaggiamento militare giunte nelle mani dei militanti anti-Assad. Inoltre, il rapporto specifica chiaramente che la natura delle armi era prevalentemente militare. Il ministro Yilmaz, invece, insiste sulla natura “sportiva” della merce, “in linea con le attuali norme e regolamenti internazionali”.

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La Turchia ha ripetutamente negato di fornire supporto ai ribelli siriani, nonostante le numerose segnalazioni che rivelano il contrario. Già nel mese di agosto, fonti dell'opposizione parlavano di circa 400 tonnellate di armi da fuoco passate attraverso il confine e giunte ai vari gruppi armati; a novembre, invece, le autorità turche hanno sequestrato circa 1,000 pezzi di artiglieria nei pressi della città di Adana, probabilmente destinate allo stesso fine.

Foto: hurryietdailynews.com

Dino Buonaiuto (corrispondente dalla Turchia)