Estero
Siria: fuoco al confine Turco
DAMASCO, 10 APRILE 2012- Continuano i bombardamenti delle forze governative del regime siriano che questa mattina hanno colpito una località della provincia di Aleppo, nel nord della Siria. Il governo italiano sembra temere per la situazione della Siria, Bashar Assad, non da' alcun segno di voler rispettare la scadenza concordata con l'Onu per l'attuazione del piano di pace. "Non sono in grado di prevedere, come d'altra parte anche altri leader, che cosa accadra' da domani", ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, a margine di un discorso pronunciato ad una cena offerta nella residenza dell'ambasciatore italiano a Il Cairo. Oggi, infatti, scade il termine dato a Damasco per ritirare le truppe dai centri abitati, ma Assad continua a snobbare il piano di pace: 75 i morti ieri. [MORE] Inoltre in data odierna è stato fatto fuoco anche ai profughi al confine turco: “una chiara violazione” del confine tra i due Paesi. Cosi' il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan, in visita in Cina, ha definito tali spari che ieri hanno causato il ferimento di almeno tre persone. ''C'e' stata una chiara violazione del confine. Noi chiaramente prenderemo le misure necessarie'', ha dichiarato il premier, secondo l'agenzia di stampa turca Anadolu. Il regime di Assad non sembra affatto intenzionato a rispettare gli impegni, e aveva gia' avvertito ieri che il ritiro non sarebbe avvenuto in assenza di ''garanzie scritte'' dei ribelli che avrebbero messo fine alle violenze da parte loro entro le 6 del mattino del 12 aprile, il termine ultimo fissato dall'inviato dell'Onu e della Lega Araba, Kofi Annan, per la cessazione degli scontri. Ma il colonnello Riad al Asaad, comandante dell'Esercito libero siriano (Els), ha detto alla televisione panaraba Al Jazira che l'opposizione armata non dara' alcuna garanzia alla ''banda criminale'' al potere a Damasco.
La Russia mantiene saldamente il suo appoggio al presidente Bashar al Assad, nel giorno in cui il ministro degli Esteri Walid al Mouallem e' arrivato a Mosca per colloqui che si terranno domani. Il vice ministro degli Esteri russo Ghennady Gatilov ha avvertito che ''tentativi di imporre una soluzione alla Siria dall'esterno portera' solo a una escalation della tensione''
(foto da : it.paperblog.com)
Giulia Donati