Societa'

Sinodo: comunione ai divorziati "si deciderà per singolo caso"

CITTA' DEL VATICANO, 24 OTTOBRE 2015 - Comunione ai divorizati si o no, è questa la questione centrale su cui si pronuncerà oggi pomeriggio il Sinodo. Una tematica messa ai voti insieme ad altri 94 punti che saranno giudicati da 270 padri: quelli che raggiungeranno i due terzi dei consensi, saranno considerati approvati, ma in ogni caso l'ultima parola spetterà a Papa Francesco. Il cardinale Christoph Schoenborn spiega che, in merito alla questione dei sacramenti ai divorziati separati, "la Relatio che ci è stata presentata dà i criteri fondamentali del discernimento delle situazioni". E inoltre sottolinea che "si deciderà caso per caso perché le situazioni sono molto diverse tra loro". "La definizione 'divorziati risposati' è troppo univoca, perché le situazione sono talmente diverse che dobbiamo guardare da vicino, discernere e accompagnare le situazioni", ha precisato Schoenborn. [MORE]

Dopo 3 settimane di riunioni, a conclusione di un percorso durato due anni, con due sinodi, un concistoro, due sondaggi popolari, nel grande dibattito sulla famiglia, dove Bergoglio ha ritenuto opportuno coinvolgere l'intero mondo cattolico, oggi dovrà pronunciarsi sul da farsi. E' il giorno del giudizio. Questa mattina durante l'assemblea a porte chiuse, è stato letto il documento finale che riassume la posizione del sinodo, che ha elaborato un testo definitivo in cui sono state integrate diverse proposte dopo essere stato approvato all'unanimità dalla commissione ristretta (10 cardinali) scelta dal Papa per sintetizzare gli emendamenti emersi dai gruppi linguistici di lavoro e le 248 osservazioni dei vescovi. "E' stato presentato all'assemblea come un testo su cui tutti erano d'accordo, senza riserve, questo è un messaggio molto significativo", dichiara il presidente della Commissione, cardinale Erdo, secondo quanto ha riferito padre Federico Lombardi ai giornalisti. Per quanto riguarda invece l’omosessualità, "non troverete molto sull'omosessualità, forse alcuni saranno delusi: ma abbiamo constatato due cose. Che il tema è stato toccato in questo documento sotto l'aspetto della famiglia in cui si fanno esperienza di un fratello, una sorella o uno zio omosessuale, come gestire questa situazione da cristiani. La seconda cosa è che è stato deciso di lasciare fuori questo tema per rispetto della universalità della Chiesa. Si devono rispettare le diversità delle situazioni politiche e culturali di tanti paesi", specifica il cardinale Schoenborn, che conclude aggiungendo “Il nucleo del messaggio è un grande sì alla famiglia. La famiglia non è superata, non è un modello passato, è la realtà più fondamentale della società umana”.

 

(foto:huffpost.com)

Filomena I. Gaudioso