Cronaca
Sindaco del trevigiano: "Via i gay dal Piave. Sono malati"
SPRESIANO (TV)- Parte dal trevigiano, l’ennesima crociata contro il diverso. Un sindaco di un piccolo comune ha predisposto, per tutto il periodo estivo, il coprifuoco per prostitute, trans e gay che decidono di incontrarsi sul greto del Piave. La proposta rientra nell’ambito dell’iniziativa “Estate Sicura” avanzata dal primo cittadino di Spresiano, Riccardo Missiato, un ex democristiano, ora a capo di una lista civica trasversale. Ha organizzato, infatti, per tutto il periodo estivo, fino al 22 settembre, un servizio di sicurezza nel quale saranno coinvolti tutte le forze dell’ordine. Missiato sta facendo questa campagna perché non vuole vedere il suo territorio diventare un ritrovo per incontri fugaci e clandestini, ma in particolare si è dimostrato molto preoccupato per i ritrovi gay. [MORE]
Il primo cittadino non ha avuto peli sulla lingua: “I gay sono malati e deviati, hanno bisogno di aiuto psicologico, dobbiamo scoprire dove sono e identificarli, e se sono clandestini devono venir espulsi. I cittadini li hanno visti sul Piave, sulla Pontebbana e nei parchi pubblici. Dire che queste pratiche sono vergognose è poco, siamo al degrado morale. E i gay non devono invadere la libertà altrui: sono stato a verificare, li ho visti che si appartavano.” Forte delle sue convinzioni, Missiato ha deciso di intraprendere questa battaglia contro chiunque di diverso attenti alla tranquillità e al decoro della vita cittadina e non sembra voglia demordere. Ha già pensato di transennare la zona del Piave e di controllare tutti gli appartamenti affittati dai trans. Naturalmente la decisione presa dal sindaco non è stata bene accetta dai consiglieri della giunta e sta sollevando non pochi problemi. I consiglieri del Pd già si sono dissociati da queste affermazioni.