Chiesa e Società

Simeri, il borgo di 400 anime che diventa il Golgota per la Passione di Gesù

SIMERI CRICHI (CZ) 24 MARZO - Nelle vie del borgo di Simeri, nel comune di Simeri Crichi (Cz) la Parrocchia Santa Maria Assunta, guidata dal parroco Don Francesco Cristofaro, ha riproposto anche quest’anno la suggestiva Via crucis vivente. Le condizioni climatiche non erano delle migliori, infatti ha piovuto fino a poco prima dell’inizio della manifestazione, ma seppur in un clima decisamente invernale, il tutto si è potuto svolgere nel migliore dei modi.[MORE]


«Sono parroco da quasi 9 – ci racconta il parroco – poco meno di 400 anime. Non ci sono negozi, non ci sono attività, non ci sono ambulatori medici, non c’è un ufficio postale. C’è solo la chiesa, una piccola struttura, graziosa che si erge su una collina al fianco dei ruderi del castello medievale e dei resti della chiesa Collegiata, andata distrutta da vari eventi sismici. Ogni giorno mi chiedo come poter dare speranza alla mia gente, come poter andare loro incontro, come rispondere al meglio alle loro richieste. A volte ci riesco, altre volte no ma mai, almeno mi sforzo di farlo, mando indietro qualcuno senza avergli dato una parola buona. Da me stesso non potrei fare nulla. Il crocifisso e Maria diventano il mio punto di riferimento. A loro affido tutti, sempre. A loro chiedo ogni dono materiale e spirituale per essere un sacerdote secondo il cuore Gesù, un sacerdote attento che non si scandalizza se una pecora puzza ma si rimbocca le maniche per pulirla e farla splendere più delle altre. Ricordo sempre chi ero e cosa di me ha fatto la misericordia di Dio».


Per don Francesco e i suoi parrocchiani, questi momenti come quello della via crucis sono fondamentali come momenti di incontri comunitari, dove insieme si prega, si riflette, si medita, ci si confronta. La parrocchia diventa così una famiglia un po’ più grande dove si rafforza il legame tra chi già frequenta e magari da queste occasioni, qualcuno si può avvicinare alla parrocchia.


Oltre cento partecipanti tra protagonisti e comparse, con i costumi del tempo, tutti confezionati dalle volontarie della parrocchia. Le quattordici stazioni delle via dolorosa hanno preso vita nell’antico borgo che per l’occasione si è spogliato dei rumori della quotidianità, dei suoni dei clacson e dei motori, per far posto al silenzio orante dietro una croce portata da Gesù con amore fino alla fine, strattonato e umiliato dai soldati che senza alcuna pietà lo hanno spogliato, deriso, inchiodato su quel legno. Dietro quella croce ognuno ha portato con se i propri pensieri e fatiche, le lacrime per qualche sofferenza o malattia, il peso di un tremendo lutto ed ha elevato preghiere accorate con i volti bagnati dalle lacrime. E' stata l'etimmetente Tv2000 a riprendere la manifestazione e ne proporrà un servizio venerdì santo all'interno del programma quotidiano Siamo noi.


Don Francesco Cristofaro ha scritto le meditazioni della via crucis e ne ha interpretato la lettura dei testi insieme al commediografo Mario Sei e a Rosanna Manfreda. «Ho voluto trattare tante tematiche: la giustizia, la criminalità, la guerra, le divisioni tra i popoli e l’accoglienza del forestiero, la sofferenza delle madri per la perdita dei figli che consumano le loro giovani vite nell’alcool e droga, il cancro e altre forme di malattia con cui ormai siamo stati abituati a fare i conti. Mi sono più volte commosso ogni volta che i miei parrocchiani varcavano la porta della chiesa per le prove, mi sono commosso per ogni stretta di mano data. Mi sono emozionato quando qualcuno a fine serata avvicinandomi mi ha rivolto un grazie, un sorriso, la richiesta di una confessione dopo tanto tempo. Tutti i partecipanti frequentano la Santa Messa domenicale? Assolutamente no. Ma se da questa esperienza e da ogni cosa che facciamo abbiamo guadagnato un’anima a Gesù, possiamo ritenerci più che soddisfatti ed io lo sono veramente.