Politica
Silvio Berlusconi: Verso rottura Pdl-Lega
ROMA 30 DICEMBRE 2012 - Carroccio chiede passo indietro Berlusconi e alleanza solo in Lombardia. Pdl: 'Impossibile' Discussione con Lega ancora in corso. Alcune importanti questioni, però, non ci convincono e potrebbero indurci a separare nostro percorso". Lo scrive il segretario del Pdl Angelino Alfano su Twitter.
Le parole di Alfano arrivano al termine di un vertice fra Pdl e Lega nella residenza milanese di via Rovani di Silvio Berlusconi. Presente, per il Carroccio, il responsabile organizzativo Roberto Calderoli, che ha raggiunto Berlusconi, Alfano, Formigoni e Verdini che erano già presenti per il pranzo. Assente il segretario della Lega Roberto Maroni, che via Twitter ha fatto sapere di essere in via Bellerio al lavoro per la campagna elettorale.
Calderoli ha lasciato dopo circa due ore la residenza milanese di Berlusconi. L'ex ministro, unico esponente della Lega presente, non ha rilasciato dichiarazioni.
La richiesta di un'alleanza in Lombardia prima di discutere di quella (eventuale) sul piano nazionale e anche il no, ribadito ancora, a una premiership di Silvio Berlusconi sarebbero i principali punti di divergenza fra la Lega e il Pdl. L'incontro di oggi a Milano, in via Rovani, ha rimandato ancora le decisioni di "qualche giorno": al Pdl non sarebbe nemmeno piaciuta l'impuntatura di Maroni su una condivisione totale del programma legato alla sua candidatura lombarda.
Al termine dell'incontro Silvio Berlusconi, lasciando la residenza di via Rovani, ha affermato: l'alleanza con la Lega "spero si possa fare ma non è obbligatoria, perché pensiamo di avere la possibilità lo stesso di vincere anche se andassimo separati".
Sul rapporto con la Lega in vista delle alleanze nazionali "siamo in discussione perché - ha spiegato Berlusconi ai giornalisti - ci sono cose che non ci convincono. In questo momento è ancora tutto aperto, non possiamo accettare cose a scatola chiusa". Il leader del Pdl, interpellato dai giornalisti sull'assenza del segretario della Lega Roberto Maroni al vertice di oggi pomeriggio, ha sostenuto che "Maroni pensava fosse un incontro riservato" e non si è recato in via Rovani quando lo stesso cavaliere ne ha parlato alla stampa. "Ma con lui - ha assicurato Berlusconi - mi sono sentito a lungo telefonicamente" nel corso del pomeriggio.
Non è sul candidato premier comune che ci sono problemi con la Lega: lo ha assicurato il leader Pdl. "Non abbiamo parlato di candidati premier", ha spiegato a chi gli chiedeva della possibilità di una candidatura di Alfano, "ma sui candidati non abbiamo un problema, non abbiamo posizioni inconciliabili con la Lega, è su altre cose che discutiamo".
"Non è possibile procedere in una direzione come questa": così Berlusconi replica al segretario della Lega Roberto Maroni che ieri ha chiesto al Pdl di trattare un'alleanza in Lombardia ma non nazionale. Quanto alla posizione di Gabriele Albertini in Lombardia, che ha detto che non ritirerà la sua candidatura, il cavaliere ha risposto: "ormai è così, non insisto più", comunque "non c'é un ostacolo Albertini dirimente sull'accordo fra noi e la Lega".
Prima del vertice in via Rovani il Cavaliere si era detto "tranquillo", confidando di potere trovare un accordo con la Lega Nord che altrimenti, aveva notato, resterebbe "un partito piccolo. I francesi dicono 'quantite' negligeablé". "Se diventassimo in competizione cadrebbero in un tempo, e in un tempo non lungo, sia Piemonte che Veneto e quasi circa cento amministrazioni comunali. Quindi la Lega si troverebbe fuori da tutti i giochi, diventerebbe un partito ininfluente. Non credo che arriveremo a questo".[MORE]
Fonte (Ansa)