Politica

Silenzio elettorale, Civati e Fratoianni attaccano Renzi: "violazione grave delle regole"

TRENTO, 30 MAGGIO 2015 - Nella giornata del silenzio elettorale, prima dell'avvio   delle operazioni di voto di domani, che avverranno in sette regioni e 742 comuni del Paese, Pippo Civati e Nicola Fratoianni effettuano un affondo nei confronti del Premier Matteo Renzi. 

L'atteggiamento contestato verte sul tema del mancato rispetto del silenzio elettorale. 
Renzi, durante il suo intervento al Festival dell'Economia, avrebbe espresso il suo pensiero nel seguente modo: "Se ogni volta il voto è un sondaggio sul gradimento del governo finisce, ad esempio con le europee, che si mandano in Europa persone che stanno lì solo perché sono più o meno amiche del capo del governo o dell’opposizione. Faccio un appello, e parlo di europee visto che sono in silenzio elettorale - sottolinea il capo dell’Esecutivo - abituiamoci a pensare che il voto serve per quello per cui si vota".

In base a quanto dichiarato, per Civati e per il coordinatore di Sel Fratoianni "le  regole sono buone solo se non valgono per lui", tuonano i due, riferendosi a Matteo Renzi. 

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"Avevamo chiesto al Presidente del Consiglio e Segretario del maggior partito italiano di evitare la comparsata al festival dell'economia di Trento nel giorno del silenzio elettorale. Ovviamente non l'ha fatto, fregandosene altamente delle regole e del buon gusto. Afferma di non parlare delle regionali per rispettarlo e ci inonda di propaganda sul suo governo e sulle sue riforme. E' una violazione grave delle regole". 

Secondo il Mattinale, invece, "La schizofrenia di Renzi, che invoca la moralita' e la tradisce mentre la proclama, non può arrivare al punto di uno sfregio che impone il richiamo alla legalità repubblicana del Capo dello Stato, prima che sia la Procura di Trento a provvedere". 

Luigi Cacciatori

Immagine da radioradio.it