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Sidney: terrorista si barrica in una cioccolateria con numerosi ostaggi, liberati dopo 16 ore

SIDNEY, 15 DICEMBRE 2014 – Sedici ore di paura a Sidney, dove un terrorista armato avrebbe piazzato due bombe all’esterno di una cioccolateria del posto e altre due all’interno e tenuto sotto sequestro nel locale alcune decine di persone. Gli ostaggi trattenuti per ben sedici ore dal terrorista, probabilmente appartenente alla fazione siriana jihadista di Al Nusra, erano fra i 40 e i 50.

Quando un gruppo di sei ostaggi è riuscito a darsi alla fuga, la polizia ha fatto irruzione nel locale per liberare le altre decine di persone tenute prigioniere, dando il via ad una serie di colpi di arma da fuoco che si sono susseguiti per almeno un minuto. Nel corso dell’operazione, due persone sono rimaste uccise e quattro, fra le quali un poliziotto, sono rimaste ferite. Una delle due vittime sarebbe il sequestratore, mentre tre delle quattro persone ferite verserebbero in condizioni critiche, stando a quanto riportato dall’emittente statunitense CNN, che cita media locali. Il terrorista, da quanto si apprende, sarebbe un cinquantenne di origini iraniane, già noto alle autorità per aver in passato minacciato i familiari di alcuni militari australiani. L’uomo aveva affisso ad una finestra del locale una bandiera islamica nera, con molta probabilità ricollegabile ad Al Nusra, per poi chiedere ai negoziatori che gli fosse portata una bandiera dello Stato Islamico. In seguito, il sequestratore ha richiesto un colloquio con Tony Abbott, il Premier australiano, che, venuto a conoscenza dell’accaduto, ha immediatamente convocato il Comitato di sicurezza nazionale.[MORE]

Sulla vicenda, il Premier Abbott ha dichiarato: «Si tratta evidentemente di un avvenimento inquietante ma tutti gli australiani devono essere rassicurati sul fatto che le forze dell'ordine e della sicurezza sono ben addestrate e agiscono in maniera professionale». Sul luogo del sequestro è stato intanto inviato un robot antibomba, sotto il controllo degli artificieri, alla ricerca di eventuali ordigni esplosivi.

(foto www.cnn.com)

Elisa Lepone