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Sicurezza e nuovo codice stradale al centro del Question Time Camera. L’ AUFV: “Qualcosa sta per cambiare. Basta morti sull’asfalto”

Sicurezza e nuovo codice stradale al centro del Question Time Camera. L’ A.U.F.V: “Qualcosa sta per cambiare. Basta morti sull’asfalto”  

ROMA. “Finalmente i risultati cominciano ad arrivare”. Sono queste le parole che il presidente dell’Associazione Unitaria Familiari e Vittime (AU.F.V.), Alberto Pallotti, ha espresso ‘a caldo’ dopo il Question Time della Camera dei Deputati, andato in onda in diretta su Rai 3, mercoledì 13 dicembre. Ai microfoni il Sen. Matteo Salvini (Ministro delle infrastrutture e dei trasporti), l’On. Elena Maccanti (LEGA) e l’On. Andrea Caroppo (FI-PPE), i quali hanno ampiamente trattato il tema della sicurezza stradale, avanzando nuove proposte e annunciando la revisione organica del codice della strada. Nell’occasione, il Ministro Salvini ha annunciato due interventi importanti: lo stanziamento di 75 milioni di euro per l’installazione di guardrail salvavita e di autovelox in binari chiari ed omogenei (https://www.facebook.com/100077607603644/videos/1258088298917191). 

L’On. Maccanti ha mosso la prima interrogazione sul potenziamento della sicurezza stradale, con particolare riguardo alla circolazione dei veicoli a due ruote. A fronte dell’aumento degli incidenti stradali a danno dei conducenti di ciclomotori (781 motociclisti morti e 70 guidatori di ciclomotori nel 2022) e degli incidenti a carico di conducenti con monopattini e bici elettriche (quasi 3.000 nel 2022, con un incremento del 40%), la Maccanti ha dichiarato: «Occorre adeguare le infrastrutture, avere un approccio pragmatico e non ideologico alla cosiddetta ‘mobilità dolce ’ e bisogna intervenire sulla diffusione ininterrotta della micro mobilità elettrica. Inoltre, aggiunge: «Ringraziamo il Ministro per il lavoro che riguarda la revisione organica del codice della strada; ci auguriamo e richiediamo un inasprimento delle pene per chi infrange il codice e chiediamo regole chiare su come guidare sulle nostre strade». Di controcanto, Salvini risponde: «Dobbiamo sottoporre a regole anche la mobilità dolce, bisogna porre fine a comportamenti diffusi e lesivi dell’interesse pubblico come sosta selvaggia, l’abbandono e la violazione sistematica delle più comuni regole di circolazione sulla strada, quali velocità, contromano. Contrassegno, assicurazione obbligatoria e casco sono la risposta all’esigenza di diffondere una cultura dell’uso del monopattino, improntata alla sicurezza del codice civile urbano. Il trasporto con biciclette è una risorsa importantissima, ma non possiamo permettere che sia messa a rischio la vita dei ciclisti con improvvisate piste ciclabili: una striscia bianca sull’asfalto non basta. Nel disegno di legge al bilancio c’è un emendamento che prevede lo stanziamento dei primi 75 milioni di euro per i guardrail salvavita. Questo è un intervento concreto». La seconda interrogazione è stata mossa dall’On. Croppo circa gli elementi e le iniziative in merito alle relazioni degli enti locali aventi ad oggetto l'ammontare dei proventi delle sanzioni per infrazioni al codice della strada e la richiesta di usare le sanzioni per l’ammodernamento e l’adeguamento delle strade. Salvini ha risposto: «Nel 2022 hanno presentato la relazione prevista per legge 7216 comuni, 83 amministrazioni provinciali e 14 città metropolitane, mentre sono inadempienti 685 comuni e 5 amministrazioni provinciali, mentre hanno presentato relazioni incomplete 169 comuni. L’ammontare degli introiti derivanti dalle sanzioni relative per violazione del codice della strada del 2022 è pari a 2miliardi e 700milioni di euro. Deve essere posta attenzione agli autovelox che, anche rispetto alle modalità di installazione e segnalazione, devono essere riportati in binari attuativi chiari e omogenei: anche questo è riportato nel nuovo codice della strada. Stiamo procedendo a definire l’iter di adozione del decreto attuativo delle modalità di uso e di collocazione degli autovelox, il quale è in elaborazione da 13 anni, ma che io conto di portare di portare in conferenza unificata entro la fine di questo mese, poiché penso che questo è uno strumento fondamentale per la sicurezza della circolazione e della vita umana e non per le esigenze di fare cassa da parte di qualcuno».

 

Dinanzi a ciò, il Presidente A.U.F.V. Pallotti ha dichiarato: “Esprimo la piena soddisfazione per le parole che sono state dette alla Camera. Ringrazio l’onorevole Maccanti, che finalmente ha speso parole per le associazioni e ci ha ascoltato anche in Commissione. Sono certo che questa amministrazione porterà a casa un traguardo importantissimo, ovvero quello di avere un nuovo Codice della strada che ormai risale al 1992. Ringrazio anche Salvini e Croppo che si sono spesi e stanno facendo tanto sul tema. Spero si evitino ritardi nell’approvazione di queste nuove proposte per via di dissapori tra maggioranza e minoranza, come accadde per l’approvazione della legge sull’omicidio stradale che fu approvata solo in quinta lettura. Chiedo ancora appello alle istituzioni affinché approvino questo nuovo, importantissimo, codice della strada perché le persone continuano a morire e non si può andare avanti così, c’è un’emergenza spaventosa in atto, una tragedia dopo l’altra. Siamo preoccupati».

 

Alle parole del presidente, si aggiungono quelle di Biagio Ciaramella, vicepresidente dell’associazione A.U.FV.  e dell’Associazione “Mamme Coraggio”, presieduta da Elena Ronzullo: «Auguriamo un buon lavoro ai nostri parlamentari che si stanno impegnando per la sicurezza stradale. Li ringraziamo in quanto potranno, attraverso i loro interventi, snellire anche il lavoro che noi come associazioni facciamo sul territorio nazionale da oltre 15 anni. Invitiamo, pertanto tutti a guardare il video della diretta Question Time Camera. Bisogna intervenire sulle sanzioni, ma anche sui controlli. Sottolineiamo che richiederemo tutti i documenti che riguardano la legge 208, poiché vogliamo capire quali sono i comuni, le province e le regioni che non hanno presentato le relazioni circa gli introiti derivanti dalle sanzioni per violazione del codice delle strade e che uso ne hanno fatto di questi. Poiché gli introiti dovrebbero servire proprio per garantire, attraverso lavori di riqualificazione delle strade e l’inserimento di forze dell’ordine, la sicurezza stradale che meritiamo».