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Sicilia,sindaco M5s indagato per abuso d'ufficio per aver chiesto la riapertura dei pozzi cittadini
ROMA, 10 APRILE –Le accuse contestate dalla procura di Trapani a Domenico Surdi, sindaco di Alcamo del Movimento 5 Stelle, sono abuso d’ufficio e falso, per aver chiesto la riapertura dei pozzi d’acqua cittadini. [MORE]
E’ lo stesso sindaco a dare notizia dell’indagine a suo carico, con un post su facebook, dove spiega: “Ritengo doveroso informare i cittadini alcamesi e tutto il MoVimento 5 Stelle che questa mattina mi è giunta dal Tribunale di Trapani una notifica relativa ad una richiesta di proroga delle indagini. Le ipotesi di reato sarebbero verosimilmente connesse alla situazione che la nostra amministrazione si è trovata a fronteggiare all’indomani del suo insediamento e che riguarda l’attingimento di acqua da pozzi privati e del trasporto mediante autobotti”.
Il problema è che ad Alcamo ci sono diverse abitazioni che non sono collegate alla rete idrica e che si trovano costrette a ricorrere a fornitori che distribuiscono acqua. Appena eletto, il sindaco Surdi si è subito dovuto occupare dell’emergenza della gestione dei pozzi. In una nota il primo cittadino ha spiegato: “Quando ci siamo insediati le licenze erano scadute e non erano state rinnovate per cui, a seguito della chiusura dei pozzi da parte del Genio Civile di Trapani, la città si trovò in grosse difficoltà, anche a causa delle molte richieste dei cittadini che nel periodo estivo si trasferiscono ad Alcamo Marina e non sono serviti da rete idrica. Per questo abbiamo chiesto la revoca in autotutela del provvedimento di chiusura, per non lasciare gli alcamesi senz’acqua, nell’attesa di poter migliorare il servizio”.
Proprio la revoca del provvedimento di chiusura dei pozzi viene contestata dalla procura di Trapani, che ha chiesto e ottenuto altri sei mesi per indagare sull’operato del primo cittadino. L’inchiesta è iniziata dopo una serie di esposti depositati dall’ex segretario generale del comune di Alcamo, Cristofaro Ricupati, secondo il quale in passato alcuni dirigenti comunali alcamesi avrebbero garantito ai gestori dei pozzi privati di non pagare l’Irpef e l’Iva. Le concessioni di quei gestori sarebbero poi state rinnovate da Surdi, che conclude il suo post dicendo: “Io sono sereno, il mio operato è sempre ispirato al rispetto della legge, nell’esclusivo interesse dei cittadini”
Maria Minichino
(fonte immagine amazonaws.com)