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PALERMO, 30 OTTOBRE – “Mi sono candidato per diventare presidente della Regione Siciliana e sono sicuro di farcela, ma se così non fosse non intendo occupare il posto da deputato (per la precisione consigliere regionale ndr) che mi spetta”. Così Fabrizio Micari, candidato del PD alle prossime elezioni in Sicilia, ha parlato del proprio futuro in caso di mancata vittoria. “Mi sono sempre occupato di giovani” ha inoltre proseguito “e continuerò a farlo da rettore”.[MORE]
Micari ha poi parlato della decisione delle forze politiche di sinistra di non appoggiare la sua candidatura, definendola “sbagliata”. “Utilizzare il voto siciliano come stress test” ha infatti dichiarato il rettore “non è corretto e non va fatto sulla pelle dei siciliani, perché togliere voti al centrosinistra significa consegnare l’isola alla destra o all’incompetenza dei 5 stelle”.
Per il candidato del Partito Democratico, quello in programma il 5 novembre sarà dunque un vero e proprio “referendum con i grillini, tra chi ha competenze e chi non ne ha”: secondo Micari, infatti, Nello Musumeci del centrodestra è attualmente “in enorme difficoltà”.
“Un dottor Faust che ha venduto l’anima al diavolo pur di candidarsi un’altra volta”, così il rettore ha definito il frontman della coalizione di centrodestra. “Si è accollato gli impresentabili pur di provare a farcela e ieri si è dissociato dalle sue liste, scaricandole” ha proseguito Micari, ironizzando inoltre sul fatto che Musumeci avrebbe appreso degli "impresentabili" “dai giornali di cronaca nera”.
Il candidato del PD ha infine garantito di "sentire molto vicino" il segretario Matteo Renzi, “presente durante tutta la campagna elettorale”. “L’altro giorno prima di andare a Catania, [Renzi ndr] veniva da Parigi e doveva recarsi a Napoli” ha dichiarato Micari, per il quale questa una è una “importante testimonianza del sostegno del Partito”.
Paolo Fernandes
Foto: livesicilia.it