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Sicilia, Berlusconi attacca governo regionale: «Inaccettabile l'immobilismo di Crocetta»

TAORMINA (MESSINA), 9 MARZO 2014 - Silvio Berlusconi e la Sicilia. Una legame iniziato nel ’94, quando il Cavaliere riempì il capannone della Fiera del Mediterraneo, a Palermo, con circa 10 mila persone entusiaste, e che ha raggiunto l’apice nel 2001, quando alle politiche Forza Italia ottenne tutti i seggi regionali: il famoso 61 a zero.

Oggi la storia è ben diversa. Sia Palazzo d’Orleans che le più importanti città siciliane sono, infatti, guidate dal centrosinistra e tra le file del partito non vi sono più uomini di riferimento come Angelino Alfano e Renato Schifani.

Tuttavia il Cavaliere sa bene quanto sia importante curare il “granaio” siciliano e ne ha dato l’ennesima dimostrazione quest’oggi, intervenendo telefonicamente al primo meeting regionale dei club “Forza Silvio”. «Tutti i siciliani che vanno all’estero – ha esordito Berlusconi – si chiedono perché tutto ciò che di bello vedono all’estero non possa realizzarsi in una terra magnifica come la Sicilia. Nel futuro della vostra Isola ci sono molte cose belle che si possono fare. Ci sono delle consapevolezze che ci fanno stare all’opposizione dura del governo Crocetta».

E l’ex premier inizia ad elencarne le ragioni: «il fatto che ci sia un immobilismo inaccettabile da parte della giunta regionale, la Finanziaria di fine anno bocciata dal commissario dello Stato, una riforma delle Province che qualcuno ha definito un aborto, il non uso dei fondi strutturali europei, l’assenza di ossigeno per le imprese, nessuna idea del governo per il rilancio della Sicilia sul piano del turismo, del commercio, dell’industria e portualità».

«Credo che tutto questo – ha spiegato il Cavaliere – ci dia ragione nell’essere all’opposizione dura a questo governo, opposizione anche di proposta, visto che siamo persone positive e perché crediamo che dobbiamo diventare protagonisti del nostro futuro». Agli scroscianti applausi della gremita sala del Diodoro Hotel di Taormina, Berlusconi conclude rivolgendo un appello: «I siciliani devono diventare protagonisti. C’è un dovere per tutti: darsi da fare per decidere sul comune destino di voi siciliani e di noi tutti italiani».[MORE]

Alle parole del Cavaliere, è stato immediata quanto dura la replica del governatore Crocetta: «L'attacco di Berlusconi nei miei confronti si colloca all'interno di una linea di un centrodestra che, dopo avere distrutto la Sicilia e subito una clamorosa sconfitta, non solo non si rassegna ma vuole impedire il riscatto dell'Isola».

(Immagine da blogsicilia.it)

Giovanni Maria Elia