Cronaca

Siccità in Italia: dieci regioni verso lo stato di calamità

ROMA, 24 LUGLIO - Almeno dieci Regioni italiane sono pronte a chiedere lo stato di calamità naturale a causa dell'emergenza siccità che sta colpendo mezza Italia da ormai diversi mesi. Sotto accusa anche la dispersione dell'acqua potabile che, secondo i dati dell'Istat, solo il 40% raggiunge davvero i cittadini.[MORE]

A causa di questa situazione, nota fin dal 2015, potrebbe essere oggi necessario il razionamento dell'acqua come vorrebbe fare Roma, con otto ore di pausa della distribuzione ogni giorno.

I danni, che non sono stati evitati per tempo, sono ormai molto grandi. Due terzi della Penisola ha i campi che sono completamente a secco, e quindi i raccolti sono ormai morti. La Coldiretti stima un danno al di sopra dei due miliardi di euro.

Acea, come già accennato, ha disposto turni di sospensione dell'acqua di otto ore che verranno distribuiti a turni per ogni quartiere della città di Roma. I prelievi dal lago di Bracciano saranno inoltre sospesi. Il provvedimento potrebbe avere inizio dopo il 28 luglio.

Anche in altre Regioni la situazione rimane critica. I laghi e i fiumi più grandi sono sotto il loro livello di normalità. Il Pò, come ha dichiarato Coldiretti: “ Lo stato del più grande fiume italiano è rappresentativo dello stato idrico sul territorio nazionale dove circa i due terzi dei campi coltivati lungo tutta la Penisola sono senz'acqua e per gli agricoltori è sempre più difficile ricorrere all'irrigazione di soccorso per salvare le produzioni”.

 

Chiara Fossati

immagine da legambiente.it