Siccità, Galletti al Senato: "Impensabile perdere il 40% dell'acqua"
Cronaca Lazio

Siccità, Galletti al Senato: "Impensabile perdere il 40% dell'acqua"

giovedì 27 luglio, 2017

 ROMA, 27 LUGLIO – Mentre la morsa della siccità continua a stringere l’Italia, portando allo stremo le risorse idriche del Paese, oggi il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti è stato ascoltato dalla commissione Ambiente del Senato.[MORE]

“E’inaccettabile che dei 300 miliardi di metri cubi d’acqua che ogni anno piovono in Italia, solo l’11% venga raccolto” ha dichiarato il ministro, che ha poi sottolineato come “in tempi come questi sia impensabile perdere il 40% d’acqua per tubazione colabrodo”. Il riferimento, evidente, è alle pessime condizioni di determinati segmenti della rete idrica.

A monte, tuttavia, le problematiche sono prettamente di ordine amministrativo-organizzativo. Elemento chiave nella manutenzione e predisposizione di misure di intervento è infatti la pianificazione territoriale, che, per Galletti, deve necessariamente passare per una riforma della governance del settore e da una razionalizzazione della costellazione di autorità di bacino attualmente esistenti.

Il ministro ha inoltre ricordato come, ad oggi, manchino gli enti di ambito in svariate Regioni, nonostante le pressioni e l’esercizio di poteri sostitutivi da parte del governo. La via per uscire dall’impasse sembra dunque obbligata: “il commissariamento dei Comuni che ancora non aderiscano agli Enti di ambito è necessario ed indifferibile” ha infatti dichiarato Galletti.

Un passaggio è stato poi dedicato all’emergenza che attualmente si sta fronteggiando sul lago di Bracciano, il cui quadro di severità idrogeologica è “elevato”, in particolar modo per le Regioni Lazio, Marche ed Umbria. Il ministro ha assicurato che chi sottrarrà acqua al lago sarà punito con la massima severità, grazie anche all’applicazione delle nuove norme in materia di ecoreati, particolarmente stringenti e severe.

L’attuale situazione di emergenza idrica è una delle più gravi degli ultimi anni. Prima di oggi, nelle estati 2002, 2003 e 2006 la mancanza di acqua aveva già messo in ginocchio il settore civile, insieme a quello agricolo ed industriale. Nonostante le recenti precipitazioni, sono ben 10 le Regioni pronte a chiedere lo stato di calamità naturale.

Paolo Fernandes

Foto: governo.it


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