Parola e Fede
Siamo "nuove creature", ce la possiamo fare!
Oggi don Francesco Brancaccio, docente di Teologia fondamentale presso l'Istituto Teologico di Cosenza, risponde alla domanda di Massimo .
D. In che senso col Battesimo diventiamo una “nuova creatura”? Grazie, Massimo
R. Noi veniamo all’esistenza come creature. Il Signore ci ha fatti a sua immagine e somiglianza. Concepiti nella natura umana, noi ereditiamo questa condizione: siamo persone, siamo corpo e anima, siamo limitati ma chiamati all’eternità, all’amore, alla relazione con Dio, con il prossimo e con tutto il creato; siamo anche condizionati storicamente dalle conseguenze del peccato, che ha indebolito la natura umana.
Tutta questa realtà umana, nella sua grandezza pensata da Dio e nella sua infermità prodotta dal peccato, è stata assunta dal Figlio di Dio, che si è fatto uomo. Solo Lui, Gesù, come vero uomo ha portato a compimento perfetto l’umanità. Perché solo Lui ha riportato la condizione umana nella perfetta comunione con il Padre, una relazione di ascolto, di obbedienza, di amore; è la relazione del Figlio verso il Padre.[MORE]
Grazie a Cristo, ora quella è l’umanità vera, la sua. Non è la generazione terrena che ci consegna l’umanità vera, ma solo Lui ce la può donare. L’umanità vera è quella del Figlio di Dio, ed è quella che di fatto vive nell’amore filiale verso Dio. Ma noi non siamo figli di Dio per creazione; solo Gesù è il Figlio di Dio, e lo è per generazione eterna. Ecco allora la grandezza del Battesimo: è il dono – che solo Gesù ci può fare – di essere uniti a Lui, in un solo corpo. E così, in Lui, anche noi partecipiamo della figliolanza divina, riceviamo lo Spirito Santo e siamo resi figli di Dio “per adozione”.
Ma se diventiamo figli di Dio, la nostra umanità allora è trasformata. Si tratta di una nuova creazione: noi, che già eravamo ad immagine di Dio, ora siamo suoi figli. È cambiata la nostra natura, siamo creature nuove.
Operando il rinnovamento della nostra natura, il Battesimo ci dona anche la Grazia, l’aiuto della presenza divina in noi, affinché di fatto possiamo vivere da figli di Dio, seguendo la via del Vangelo, delle Beatitudini. La Grazia, che ci rende capaci di tanto fino alla santità, richiede però la partecipazione autentica della nostra volontà, la nostra risposta di fede e di amore. Il Battesimo ci fa davvero figli di Dio, però se poi non accogliamo la sua Grazia e non viviamo il Vangelo, la nostra vita di fatto smentisce la nostra identità. Essere battezzati e scegliere una vita fuori dal Vangelo, non da figli di Dio ma da estranei, significa mostrare “una carta d’identità falsa”.
Allora riscopriamo il nostro Battesimo, come immensa grazia di Dio che ci fa suoi figli, membri del Corpo di Cristo, tempio dello Spirito Santo, nuove creature, membri della Chiesa, e ci libera dalle conseguenze del peccato originale. Però riscopriamo questa sovrabbondanza di doni con il desiderio sincero di non sprecarla e non spegnerla, ma di percorre davvero la via del Vangelo. Siamo nuove creature: come figli di Dio, con la forza dello Spirito Santo, ce la possiamo fare!
Sac. Francesco Brancaccio
Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi, i propri interrogativi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica parolaefede@infooggi.it . Si cercherà di fornire a tutti una risposta.