Economia

Si sprecano milioni di euro per l'acqua potabile

COSENZA, 02 GENNAIO 2012 - La rete idrica "colabrodo" sarà un tema caldo per l'amministrazione Occhiuto nel 2012. L'amministrazione comunale è, infatti, fortemente motivata a risolvere il problema, ritenendo che le troppe perdite siano un problema anche economico per Palazzo dei Bruzi, ed in un momento di crisi riuscire a recuperare milioni di euro è un obiettivo auspicabile.[MORE]

Dai dati rilevati negli ultimi tempi, emerge che la rete idrica comunale ha una perdita del 75% dell'acqua immessa, ciò vuol dire che l'ammontare della perdita in denaro è tra gli 8 e 10 milioni di euro l'anno. Sono 18 i milioni di metri cubi sui quali si può contare, tra quanti se ne producono con le sorgenti comunali (8) e quanti se ne acquistano dalla Sorical. Se si considera che se ne fatturano appena 4, significa che ne vanno perduti circa 14. È facile capire che basterebbero i metri cubi prodotti in autonomia per coprire interamente la necessità cittadina, senza bisogno di acquistare nulla dall'esterno.

Ma è emerso un altro problema, valutato da Palazzo dei Bruzi, che complica la distribuzione inficiando il servizio fornito alla cittadinanza, si tratta delle condizioni di emergenza in cui versa la rete idrica, a causa della presenza di numerose perdite - come è stato sottolineato dallo stesso municipio - non è possibile mantenere sempre in pressione l'acqua nei tubi altrimenti se ne perderebbe molto di più che il 75%, e questo aggrava i problemi nell'erogazione.

Per queste urgenze l'amministrazione comunale intende intervenire sulla stessa rete per rimetterla a nuovo, pensando ai contatori, alla manutenzione, alla gestione e al monitoraggio continuo. La stessa amministrazione comunale di Cosenza ribadisce la disponibilità di fondi che bisogna solo avere la capacità di intercettare e spendere. Il sindaco ha inserito la rete idrica in un pacchetto generale che prevede, tra l'altro, il verde pubblico, la mobilità urbana e i rifiuti, discutendone direttamente con il ministro Corrado Clini e la Regione, assieme ai quali ha firmato un protocollo d'intesa ad hoc.

"Non basta la bacchetta magica per intervenire sulla rete idrica, ma sono necessari anni di impegno. In passato - chiarisce Occhiuto - sono stati realizzati pezzi di rete mai entrati in funzione, quindi ormai non servono più. Basta pensare, inoltre, per capire quale situazione dobbiamo affrontare, che non esiste una mappa della rete fognaria cittadina". Aggiunge in merito al protocollo d'intesa con Ministero e Regione: "È mirato ad attivare progetti virtuosi per la raccolta differenziata, la valorizzazione dei materiali raccolti, l'acqua, la bonifica del territorio, la valorizzazione del verde, dei sistemi naturali in generale, della mobilità sostenibile, e dell'efficienza energetica col progetto di turbine nel complesso San Domenico per riscaldarlo. Inoltre - conclude Occhiuto - pensiamo a mettere in rete tutti i pannelli fotovoltaici esistenti sul territorio comunale".