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MODUGNO (BA)- 13 giugno 2014- Dopo anni legati letteralmente ai cancelli e alle inferriate degli stabilimenti, per gli operai della OM Carrelli elevatori di Modugno si prospetta un futuro un po’ più roseo.[MORE]
A gennaio la FIOM di Bari aveva presentato le sue richieste per firmare l’accordo per lo stabilimento di Modugno, nel quale, negli anni scorsi, gli operari, insieme alle famiglie, avevano cercato in tutti i modi di evitare che lo stabilimento fosse svuotato dai macchinari. L’azione più eclatante fu quando le maestranze bloccarono i camion che erano venuti a caricare i macchinari da trasportare in Germania. Per quell’azione, 29 operai furono denunciati. Nei mesi successivi, dopo estenuanti trattative, si è arrivati al ritiro della denuncia e allo svuotamento dello stabilimento. Il gruppo imprenditoriale subentrante è Stola-Mitec, azienda che produce componenti per auto motive e che fornisce scocche e altre componenti alla FIAT e ad altri marchi tedeschi. Al momento è una manifestazione d’interesse che però pare ben avviata.
L’accordo prevede che si parta con gli incontri tra le istituzioni, nella fattispecie il Comune di Modugno, per la cessione del fabbricato. Altri incontri sono previsti con i sindacati per quel che riguarda il personale. Infine ci saranno incontri anche con la Regione Puglia per l’aspetto finanziario e per la formazione.
Se tutto procede come si spera, ovvero per il meglio, l’accordo definitivo dovrebbe essere firmato a settembre. Nel piano si parla in primis della riassunzione dei circa 200 (217 per la precisione) lavoratori in cassa integrazione e/o mobilità.
La OM, vecchia proprietaria dello stabilimento, vorrebbe cedere gratuitamente l’immobile e l’assessore Caroli ha convocato per fine giugno l’azienda per la verifica dell’accordo. Nello stesso periodo, in Confindustria partiranno i contatti tra azienda e sindacati.
A dicembre la situazione sembrava irreversibile e il peggio era davvero dietro l’angolo. Poi la Kion ha iniziato a collaborare e il gruppo Stola-Mitec potrebbe essere il nuovo starter per l’azienda, per i lavoratori e per tutto il territorio.
Senza dubbio è una notizia positiva, che premia l’impegno di tutti coloro che hanno sempre creduto e lavorato affinché la situazione si sbloccasse e che si arrivasse a una soluzione.
Senza dubbio è servita anche la mobilitazione sui social network, che con l’hashtag #compratelaomcarrelli” ha sensibilizzato parte della popolazione e del mondo dello spettacolo barese. Certamente non si poteva arrivare alla mobilitazione avuta per l’acquisto del Bari Calcio, che ha letteralmente invaso ogni pagina di qualsiasi social network. Va bene la passione per il calcio, però molti Baresi avevano dimenticato che c’erano 200 famiglie che rischiavano il posto e che per anni hanno fatto una battaglia sindacale degna di tale nome. I lavoratori della OM hanno dato una lezione di stile e un esempio per le centinaia di lavoratori di altre aziende che purtroppo sono nella loro stessa situazione. L’applauso più grande va a loro.
Giovanni Dimita