Politica
Si attende lettera di risposta all'Unione Europea
ROMA, 13 NOVEMBRE - Entro oggi il governo italiano dovrà inviare la lettera di risposta all'Unione Europea rispetto alle critiche ed agli allarmi ricevuti in queste settimane sulla Manovra economica.
Sia Di Maio che Salvini hanno assicurato che i pilastri già formulati in manovra resteranno tali nonostante i dubbi non solo delle istituzioni europee ma anche italiane.
In Parlamento infatti sono state udite le principali istituzioni italiane ognuna delle quali ha espresso le propri riserve sulle stime e le misure economiche elaborate dal governo.
Ufficio del Bilancio e Confindustria si trovano d'accordo sul fatto che la riforma della legge Fornero, in particolare per ciò che riguarda le pensioni, porterà a risultati ben lontani da quelli prospettati.
A difendere la riforma pensionistica è il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon che assicura " Non ci saranno tagli, chi uscirà con quota 100 avrà una rata pensionistica basta sugli effettivi anni di contributi e non anche sugli anni non lavorati" ma per il presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio il rischio di intascare una pensione più light potrebbe far si che molti vi rinuncino, ed inoltre solo nel 2019 se tutti (437000 lavoratori) uscissero si registrerebbe una spesa di 13miliardi, il doppio di quello stimato da palazzo Chigi.
Per il presidente degli imprenditori Vincenzo Boccia la manovra garantirebbe l'occupazione giovanile ma "è difficile che gli effetti siano automatici".
Altro punto dibattuto è il reddito di cittadinanza che preoccupa anche il sottosegretario pentastellato Stefano Bassagni il quale sottolinea come tale misura sia fondamentale ma necessita di essere equilibrata.
Ad intervenire davanti alle Commissioni bilancio sono stati anche la Corte dei Conti, l'Associazione Bancaria italiana e l'Istituto di statistica italiano che ha allarmato il governo rispetto ai dati sulla crescita italiana dimostrando che " Un mutato scenario economico potrebbe influire sui saldi di finanza pubblica in modo marginale per il 2018 ma in misura più tangibile per gli anni successivi".
Lo stesso Ministro dell'Economia Giovanni Tria aveva riconosciuto le difficoltà della manovra ma trovando un muro in Lega e Movimento5stelle non ha potuto rivedere i dati del Pil come era sua intenzione fare.
Per questa sera oltre alla lettera per Bruxelles si aspetta un Consiglio di governo convocato da Conte ed un probabile vertice con i due suoi vice ed il titolare del Tesoro.
Lo spread resta una forte preoccupazione per il mercato nazionale ed internazionale chiudendo in rialzo a 304 punti base.
Ludovica Portelli