Sgominato racket della prostituzione in Umbria e Marche - indagini parallele
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PERUGIA, 11 APRILE 2014 – Nelle prime ore del mattino in Umbria è scattata una maxi operazione dei carabinieri della Compagnia di Assisi e del Comando Provinciale di Perugia, confluita nell’esecuzione di varie ordinanze di custodia cautelare in carcere, ai domiciliari e obblighi di dimora nei confronti degli indagati (tra cui due perugini) e denunciati, persone di nazionalità rumena e albanese - in tutto quattro arresti.
Le accuse di questo amaro bilancio, formulate nell’ordinanza emessa dal gip del tribunale del capoluogo Alberto Avenoso: associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione, anche minorile. Le vittime del racket della prostituzione, costrette a vendersi nelle zone di Olmo e Ferro di Cavallo, ragazze provenienti dall’Europa dell’est.[MORE]
L’operazione si sovrappone in parte ad un’altra della stessa natura guidata nelle Marche dalla Squadra Mobile di Ancona (diretta da Giorgio Di Munno), precisamente nella zona di Senigallia, dove, sempre in mattinata, sono stati eseguiti sette arresti - circa 30 indagati tra italiani e stranieri. Qui invece, il controllo esclusivo della prostituzione lungo la direttrice sud della statale Adriatica SS16 da Senigallia a Montemarciano, aveva scatenato una guerra tra gang rivali di italiani e albanesi.
(Foto: anconatoday.it)
Domenico Carelli