Cronaca

Sgominata banda nel palermitano: esperti in furti nei centri commerciali, 17 arresti

 PALERMO, 23 LUGLIO 2015 – Un’ordinanza di custodia cautelare ha portato al fermo di 17 palermitani, tra arresti domiciliari e obblighi di dimora. L’ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della locale Procura. I carabinieri e la polizia di Stanno, che hanno condotto l’operazione, hanno arrestato i 17 palermitani, tutti residenti nel quartiere Zen di Palermo, perché ritenuti i componenti, a vario titolo, di un’associazione a delinquere, che rubava negozi di materiale elettronico e hi-tech, tabaccherie e ricevitorie.

Le indagini del caso sono state iniziate dalla Compagnia Carabinieri e dal Commissariato di Ps di Cefalù nel maggio del 2014 e terminate nel novembre successivo. Secondo quanto è stato scoperto, la banda godeva dell’appoggio di alcuni soggetti legati alla malavita organizzata. I colpi si svolgevano sempre con le stesse modalità: innanzitutto vi era infatti la preliminare e approfondita pianificazione, consistente nello studio dell’obiettivo da colpire, le vie di fuga in caso di intervento delle Forze di Polizia, il dislocamento delle vedette in punti nevralgici e, infine era previsto l’uso di “telefoni dedicati”, che durante l’esecuzione dei colpi erano messi in modalità “conferenza”.[MORE]

Grazie a questo sistema ampiamente collaudato, la banda aveva messo a segno colpi nelle province di Palermo, Messina e Trapani, portando a termine almeno 21 furti in a centri commerciali, tabaccherie e ricevitorie, dai quali venivano rispettivamente rubati prodotti elettronici, quali I-Phone, I-Pad e telefoni cellulari di ultima generazione, nonché T.L.E. e i consistenti ricavati derivanti dalla lotteria istantanea, per un valore complessivo di oltre € 300.000.

Oggi si è chiusa la vicenda, ma già tra giugno e ottobre la polizia aveva arrestato 8 soggetti in flagranza di reato e impedito la consumazione di 13 furti già pianificati nei minimi dettagli. È proprio nei confronti dei soggetti arrestati l’organizzazione si è mostrata particolarmente attenta, tanto da provvedere, durante il periodo di detenzione dei complici, al sostentamento economico delle loro famiglie e al pagamento delle spese legali.

(foto dal sito www.poliziadistato.it)

Michela Franzone