SGF: Nota della sindaca Succurro su risposta dall'Asp. Leggi i dettagli
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San Giovanni in Fiore: sanità, prime risposte dall'Asp, la sindaca Succurro chiede di regolarizzare Oncologia e lo sblocco delle risorse per le assunzioni
SAN GIOVANNI IN FIORE 25 GIUG - «Grazie al leale rapporto istituzionale tra il commissario Vincenzo La Regina e il Comune, l’Asp di Cosenza ha rafforzato l’organico del reparto di Medicina del presidio ospedaliero locale, inviato uno specialista per l’assistenza nell’ambito della Ginecologia, ripristinato l’ambulatorio di Cardiologia e garantito la presenza degli anestesisti in ospedale».
Lo afferma, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, che aggiunge: «Ringraziamo il commissario La Regina per aver onorato gli impegni assunti, consapevoli che si tratta di risposte prioritarie, attese dalla comunità e dai sanitari. Il Comune ha un dialogo costante con il commissario. Abbiamo la concorde volontà di potenziare l’ospedale e l’assistenza territoriale, il che richiede piena convergenza delle parti politiche, senza distinzioni e frizioni di sorta, specie alla luce del momento difficile in cui si trova la Sanità regionale, tra emergenza pandemica e campagna vaccinale». «Lasciamo le polemiche – rimarca la sindaca – a chi sta in campagna elettorale permanente; a chi, sapendo di mentire, continua a prospettare la chiusura dell’ospedale; a chi non vuole collaborare perché preferisce le urla e un populismo privo di contenuti e risultati. Il Comune deve proseguire nella proposta, mantenere il confronto a tutti i livelli istituzionali.
Ribadiamo al commissario La Regina la necessità e l’urgenza che l’ambulatorio di Oncologia venga formalmente aggregato all’ospedale Spoke di Paola, per consentire la normale somministrazione delle chemioterapie. Nel merito, chiediamo all’Asp di accelerare sulle procedure. Infine, invitiamo il commissario alla Sanità calabrese, Guido Longo, ad adottare al più presto – conclude la sindaca Succurro – il Programma operativo di aggiornamento del Piano di rientro, in modo da sbloccare in tempi brevi i 60 milioni che per l’anno in corso il governo ha stanziato al fine di assumere i medici, gli infermieri e gli Oss che ci occorrono come il pane».