Cronaca
Sexting, nuova insidia adolescenti
ROMA, 16 NOVEMBRE 2011 – Grazie all’uso delle nuove tecnologie cambiano le abitudini degli adolescenti italiani che sembra si scambino sempre più frequentemente immagini a sfondo sessuale. L’allarme lo lancia oggi un’indagine realizzata da Eurispes, l’Istituto di ricerca degli italiani, e Telefono Azzurro, l’onlus nata nel 1987 con lo scopo di difendere i diritti dell’infanzia.[MORE] Questo fenomeno, meglio conosciuto come sexting, stà dilangando tra gli adolescenti rischiando di trasformarsi in una vera e propria moda.
Questa possibilità è ben messa in evidenza dai numeri che sono stati forniti oggi. Il 37,7% degli adolescenti italiani trascorre quotidianamente dalle 2 alle 4 ore su internet, il 41% circa usa il cellulare per più di due ore al giorno e, dati molto più preoccupanti, circa il 6% ha inviato sms o video a sfondo sessuale via telefonino e circa il 10% ne ha ricevuto almeno uno. Spesso percepita come un semplice passatempo dai ragazzi può sfociare in vera e propria emulazione considerando il fatto che sono molti i personaggi noti che praticano il sexting e le cui immagini compromettenti hanno fatto il giro di blog, forum e social network.
Di contro ogni giorno si contano nel mondo migliaia di vittime e il fenomeno, a quanto sembra, è in costante crescita. Gli esiti sono spesso drammatici come nel caso dell’adolescente Jesse Logan (Ohio, Stati Uniti ) suicidatasi causa una fotografia intima inviata al fidanzatino e mostrata a tutta la scuola. A questo proposito già nel 2010 l’organizzazione internazionale indipendente Save the children che lavora per migliorare la vita e le condizioni in cui vivono i bambini in tutto il mondo ha promosso una campagna di sensibilizzazione del fenomeno. Insieme al altri 19 partner nazionali e internazionali, social network e aziende di telefonia ha lanciato la campagna “ Posta con la testa “ mettendo a disposizione dei ragazzi un sito internet, uno spazio virtuale, dove i ragazzi possano riflettere sulle conseguenze di certi loro comportamenti e imparare inoltre ad utilizzare tutta una serie di strumenti e di accortezze messi a disposizione di servizi di socialnetworking. In questo modo si cerca di sensibilizzare gli adolescenti su questo problema sempre più diffuso inviatandoli a pensarci bene prima di mettere a rischio la propria o la altrui privacy pubblicando dati e immagini privati sul web.
Daniela Dragoni