Cerca

Settimana del cervello 2016, sonno fondamentale nei processi d'invecchiamento

Alessandro Romani
Condividi:
Settimana del cervello 2016, sonno fondamentale nei processi d'invecchiamento
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

ROMA, 18 MARZO 2016 - Il sonno è unanimemente considerato dalla comunità scientifica un'attività di fondamentale importanza per il benessere neurologico dell'individuo e sempre più spesso gli esperti pongono l'accento sulla sua qualità e quantità, quest'ultima molto soggettiva. Basti pensare che per Leonardo Da Vinci era sufficiente solo qualche sporadico pisolino mentre invece Bill Gates raramente affronta la giornata senza le sue consuete 7 ore di sonno filate. [MORE]

DORMIRE BENE, STARE MEGLIO Dal 14 al 20 marzo a Roma va in scena "La settimana del cervello" organizzata dalla SIN (Società Italiana Neurologia) che ha lo scopo di informare e sensibilizzare su tematiche inerenti uno dei nostri organi fondamentali, il cervello appunto. Proprio il sonno è stato al centro di molte riflessioni degli esperti visto che circa il 30% della nostra vita lo passiamo dormendo. E' scientificamente dimostrato che il sonno e l'invecchiamento cerebrale abbiano una stretta correlazione. Ad una pessima qualità del sonno si associa un aumento di rischio di forme di declino cognitivo e demenza senile così come, durante la senilità si verificano delle alterazioni del ciclo sonno/veglia ed una maggiore vulnerabilità agli stimoli esterni che ha come risultato una maggiore frammentazione del sonno.

"I disturbi del sonno colpiscono circa 13 milioni di italiani. I principali sono l'insonnia, che, in forma più o meno grave, colpisce circa il 41% della popolazione, la sindrome delle apnee in sonno, di cui soffrono circa 2 milioni di italiani, la sindrome delle gambe senza riposo, che colpisce 3 milioni di italiani, ed i disturbi del ritmo circadiano. I disturbi del sonno si associano spesso ad altre malattie, soprattutto a carico del Sistema Nervoso" spiega il Prof. Gianluigi Gigli, ordinario di neurologia presso l'Università di Udine.

L'indicazione che emerge è sempre quella di non sottovalutare mai eventuali problemi nel sonno e di parlarne sempre con il medico, come sostiene anche il Prof. Leandro Provinciali, presidente della SIN: "Quando ci sono problematiche legate al sonno inizialmente viene compromessa la memoria degli episodi e, successivamente, la rievocazione di nomi propri. Quando persistono, quindi, difficoltà delle abilità cognitive, soprattutto memoria e attenzione, è bene rivolgersi al neurologo che valuterà se indagare ulteriormente con esami specifici, qualora si escludano fattori esterni come disturbi del sonno, stress, alimentazione, farmaci e altro."

 Alessandro Romani 

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Alessandro Romani

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.