Cultura e Spettacolo

Settima serata del MGFF 2013: Tra corti, spettacolo e tanti ospiti

CATANZARO, 03 AGOSTO 2013 Il weekend conclusivo del Magna Grecia Film Festival è iniziato con una serata ricca di sorprese e contributi inediti. La lunga scaletta del venerdì sera nell’arena di Piazza Brindisi sul lungomare di Catanzaro è stata aperta dalle proiezioni del corto di Giuseppe Frustaci dal titolo "Due minuti", una produzione tutta calabrese, e del video realizzato dalla Life Communication di Domenico Gareri sul progetto "Nella memoria di Giovanni Paolo II".

La serata è proseguita con il contributo filmato della testimonianza preziosa del compianto scrittore e sceneggiatore Tonino Guerra dedicata alla figura del poliziotto calabrese Nicola Longo, grande esperto in investigazioni e criminologia, sulla cui vita Federico Fellini aveva intenzione di girare un film mai realizzato. Il manager Oscar Generale ha ribadito sul palco la volontà di riprendere in mano il progetto che è stato proposto all’attenzione del grande Francis Ford Coppola. In platea, tra gli ospiti del Festival, anche l'affascinante Barbara De Rossi

A seguire, il deputato calabrese Giuseppe Galati, in qualità di presidente della Fondazione Calabresi nel mondo, ha consegnato una targa al direttore artistico Gianvito Casadonte.

Il vice-direttore di Rai1, Ludovico Di Meo, da anni ospite fisso del Festival a testimonianza della rilevanza assunta dalla kermesse a livello nazionale, ha ricevuto in dono un'opera dell'artista fotografo Vincenzo Caroleo.
A deliziare il pubblico con una performance musicale è stata, inoltre, la splendida Ramona Badescu che ha cantato dal vivo due classici della canzone napoletana.

Il pubblico ha, quindi, assistito alla proiezione dell’opera prima “Nemiche da morire”, alla presenza della giovane regista Giorgia Farina che ha espresso la propria emozione nel vedere la piazza così gremita. Il film racconta una storia che si svolge d’estate su un’isoletta del sud Italia dove si snodano le vite di tre donne, che malgrado le notevoli diversità si trovano costrette a far fronte comune per salvarsi la pelle. A complicare la loro vita sarà un fiero quanto brusco commissario di polizia che intuisce che le tre nascondono un segreto. Protagoniste del cast sono Claudia Gerini, Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore che con la loro bellezza e simpatia contribuiscono a rendere davvero frizzante questa commedia dalle tinte noir.[MORE]

LUCA BIANCHINI FOCALIZZA L'ATTENZIONE DEL PUBBLICO
Presentato il libro del giornalista di Vanity Fair

Un altro evento collaterale per il Magna Graecia Festival, questa volta in collaborazione con la Pro Loco di Catanzaro. Nel pomeriggio, presso l'Hotel Perla del Porto di Catanzaro, è stato presentato il libro del giornalista e conduttore radiofonico di Luca Bianchini, Io che amo solo te.

L'incontro è stato moderato dalla giornalista Giulia Zampina. Prima di lasciare la parola all'autore, sono intervenuti il vicesindaco e assessore alla Cultura di Catanzaro Sinibaldo Esposito ed il presidente della Pro Loco del capoluogo calabrese, Filippo Capellupo. Al fianco di Bianchini, ha presenziato l'attrice Lidia Vitale, ospite del Magna Graecia Film Festival, che ha recitato abilmente alcune pagine del libro. La presenza della Vitale, molto conosciuta anche per il suo lavoro teatrale che l'ha condotta a recitare sino a Los Angeles, è stata occasione per Esposito di parlare dell'enorme sforzo orientato a "salvare" il Teatro Masciari, svolto dall'attuale amministrazione comunale. L'intervista a Bianchini è stata introdotta dall'interpretazione di due evergreen di Domenico Modugno, "Nel blu dipinto di blu" e "Piove", eseguite da due musicisti calabresi, Marco Paparazzo alla chitarra e Valentina Silipo come voce.

Chiaro il riferimento alla Puglia e a Polignano a mare, l'incantevole località in cui è ambientato il racconto. L'autore ha tenuto ad esprimere immediatamente la sua felicità per l'accoglienza riservatagli ed ha confessato di essere rimasto incantato dalla bellezza del paesaggio della costa e sopratutto dai suoi colori e le sue luci.

In merito al libro, Bianchini ha raccontato la trama, rivelando che tutto il plot si concentra in pochi giorni ed il punto nodale è il matrimonio di due giovani i cui genitori si erano follemente amati in passato, ma, separatesi le loro strade, avevano formato le rispettive famiglie con altre persone.

Lo scrittore ha poi dichiarato di aver avuto un momento di titubanza, dopo aver composto circa metà dell'opera, sulla possibilità che questa stria potesse attirare il suo pubblico. Le preoccupazioni si sono rivelate infondate, avendo già raggiunto un numero di copie vendute sestuplicato in confronto ai singoli romanzi precedenti. "Una bella soddisfazione" ha detto "considerando che, solitamente, per vedere il proprio libro in alto nelle classifiche sembra necessario scrivere di drammi o tragedie."

Io che amo solo te è tratto da una storia vera, fatta essenzialmente di legami familiari, quelli del sud, più forti, più veri, ci dice Bianchini. Ma è anche l'intrecciarsi di tradimenti, lacrime, litigi, sentimenti mai spenti e segreti. Durante l'incontro sono stati mostrati due abiti, entrambi realizzati dallo stilista Ettore Matera: quello della sposa e quello di sua madre, Ninnella, la vera protagonista assieme al suo più grande amore, Don Mimì.
La conferenza si è conclusa nuovamente in musica con la canzone che ha ispirato il titolo del romanzo: "Io che amo solo te" di Sergio Endrigo.

Redazione