Chiesa e Società
Sete di pace. Ad Assisi Giornata mondiale di preghiera per la Pace
Dal 18 al 20 settembre si svolge la Giornata mondiale di preghiera per la Pace “Sete di Pace. Religioni e Culture in dialogo”, promossa dalla Comunità di Sant'Egidio a 30 anni dalla storica preghiera interreligiosa voluta da Giovanni Paolo II ad Assisi nel 1986 e martedì la visita di Papa Francesco. [MORE]
La pace è un bene comune da difendere. Ogni uomo, di ogni razza e religione deve promuovere la pace, essendo uomo di pace. Lo ha detto forte il Pontefice recentemente nell’omelia a Santa Marta: “E quanto piacerebbe che tutte le confessioni religiose dicessero: “Uccidere in nome di Dio è satanico” (Omelia, 14 settembre 2016). Ma nelle guerre non solo si uccide in nome di Dio, ma lo si fa per interessi personali, per questioni di stato ma sempre a discapito dell’uomo con conseguenze davvero disastrose per l’intera umanità.
E ancora il Papa: «Invito le parrocchie, le associazioni ecclesiali e i singoli fedeli di tutto il mondo a vivere quel giorno come una Giornata di preghiera per la pace. Oggi più che mai abbiamo bisogno di pace per questa guerra dappertutto nel mondo. Sull’esempio di san Francesco, uomo di fraternità e di mitezza, siamo tutti chiamati a offrire al mondo una forte testimonianza del nostro comune impegno per la pace e la riconciliazione tra i popoli. Così martedì tutti uniti in preghiera, tutto il mondo unito». (Angelus, 18 settembre).
Mi chiedo e vi chiedo: cosa può fare ciascuno di noi a favore della pace?
ECCO IL PROGRAMMA DELLA VISITA DEL PAPA
Papa Francesco decollerà in elicottero dal Vaticano alle 10.30 di martedì, 20 settembre per atterrare nel campo sportivo "Migaghelli" a Santa Maria degli Angeli alle 11.05, qui accolto dall'arcivescovo Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, dalla presidente dell'Umbria Catiuscia Marini, dal sindaco di Assisi Stefania Proietti e dal prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro.
Alle 11.30 arriverà al Sacro Convento, accolto dal padre custode Mauro Gambetti, dal patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, dall'arcivescovo di Canterbury Justin Welby, dal patriarca siro-ortodosso di Antiochia Efrem II, dai rappresentanti musulmani, ebraici e di altre religioni. Tutti insieme raggiungeranno il chiostro di Sisto IV, dove li attendono i rappresentanti delle Chiese e religioni mondiali, e i vescovi dell'Umbria.
Alle 12 il Papa saluterà singolarmente tutti i leader religiosi.
Alle 13 è previsto il pranzo comune nel refettorio del Sacro Convento, al quale partecipano anche alcune vittime delle guerre. Il presidente di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo, ricorderà il 25/mo anniversario di patriarcato di Bartolomeo.
Alle 15.15, il Pontefice si incontrerà singolarmente col patriarca Bartolomeo, con l'arcivescovo anglicano Welby, con il patriarca Efrem II, col rappresentante musulmano e con quello ebraico.
Alle 16.00, in diversi luoghi della città, ci sarà il momento di preghiera per la pace: quella ecumenica dei cristiani sarà nella Basilica Inferiore di San Francesco.
Alle 17.00, terminata la preghiera, tutti i partecipanti usciranno dalla Basilica Inferiore, incontrando i rappresentanti delle altre religioni, che hanno pregato in altri luoghi, e prendendo posto sul palco in piazza.
Alle 17.15, in piazza San Francesco, ci sarà la cerimonia conclusiva, che prevede: il saluto dell'arcivescovo Sorrentino, i messaggi di un testimone vittima della guerra, del patriarca Bartolomeo, di un rappresentante musulmano e uno ebraico, del patriarca buddista giapponese, di Andrea Riccardi, fondatore di Sant'Egidio. Quindi ci sarà il discorso del Papa, seguito dalla letture di un Appello di pace, che verrà consegnato a bambini di varie Nazioni, da un momento di silenzio per le vittime delle guerre, dalla firma dell'Appello di pace e l'accensione di due candelabri, dallo scambio della pace.
Alle 18.30, il congedo del Papa, che in auto si trasferirà all'eliporto di Santa Maria degli Angeli: da qui decollerà alle 19 per raggiungere il Vaticano alle 19.35.