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Serie A. Lega sceglie CVC, iniziata rivoluzione per diritti Tv. Lotito, metodo sbagliato
Serie A Lega sceglie CVC,iniziata rivoluzione per diritti tv. Lotito, metodo sbagliato; Cairo esulta, scelta migliore
ROMA, 13 OTT - La rivoluzione e' iniziata: l'Assemblea di Lega serie A sceglie la cordata CVC, Advent e Fsi come partner di private equity per la creazione di una media company che sarà incaricata di vendere i diritti televisivi del campionato di calcio italiano. E' passata con 15 voti a favore e 5 astenuti l'offerta presentata da CVC per 1,625 miliardi, ora parte la trattativa ma la strada è tracciata e la visione del presidente della Lega serie A Paolo Dal Pino assume maggiore concretezza.
Il 9 settembre i presidenti si erano espressi all'unanimità sulla media company, oggi sono emerse le differenze manifestate soprattutto da Claudio Lotito e Aurelio De Laurentiis in merito alla presenza dei fondi. Stop agli intermediari, il valore deve restare a casa: così Dal Pino aveva riassunto la filosofia di una svolta che permette di incamerare nuovi capitali e allontanare le società di intermediazione come Wanda o Mediapro, scongiurando scenari consueti fatti di aste deserte, tribunali e controversie.
La Lega diventa un broker con una propria governance che sarà il tema dei prossimi mesi. Napoli, Lazio, Udinese, Atalanta e Verona sono i club che si sono astenuti. Lotito al termine dell'Assemblea spiega che il suo non è un voto contro CVC ma contro un metodo che definisce sbagliato. Opposta la reazione del patron granata, Urbano Cairo: "Era la scelta migliore da fare. Ora la Lega va avanti a trattare in esclusiva con CVC per 4 settimane e definiremo l'offerta. E' molto importante perché al di la' dell'immissione di denaro fresco che CVC farà nella newco se chiuderemo l'operazione, c'e' il tema della nuova governance. In questi anni abbiamo gestito male la Lega.
Ben venga che un soggetto importante come CVC faccia un investimento molto grosso". Un passo importante, una boccata d'ossigeno, per un calcio sempre più in crisi per gli effetti della pandemia, un aspetto sul quale il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero è stato diretto, chiedendo il rinvio dell'Irpef per i club e maggiori investimenti pubblici nel settore sportivo, tema su cui si svolgerà una riunione in Lega la prossima settimana. Per Dal Pino un'importante conferma. Il presidente resta in quarantena a casa (mentre a Milano tutti i dirigenti si sottopongono a un test rapido per il covid all'ingresso dell'hotel), si collega con l'Assemblea da remoto e ottiene una larga maggioranza su una svolta epocale, a cui segue l'approvazione del bando per i diritti tv internazionali.
Il via libera con una maggioranza superiore ai due terzi sui fondi comunque non era scontato. Alla stretta finale si arriverà entro metà novembre dopo che la commissione - che dovrebbe essere formata da Agnelli, De Laurentiis, Fienga, Fenucci e Campoccia - definirà la proposta con CVC: un mese di tempo per cambiare il futuro del calcio, chiudere la trattativa, darsi una governance e ridefinire la propria identità.